di Daniele Reali
ROMA – Si dovrà attendere la tarda serata di oggi o al più tardi domani mattina per conoscere che futuro avrà il comune di Gavorrano. Questa mattina, intorno alle 13, il Consiglio di Stato a Roma ha discusso in udienza i ricorsi per i casi di Gavorrano, Tricarico e Valenzano, i comuni coinvolti nel caos delle firme autenticate da consiglieri e assessori provinciali.
Nell’udienza i giudici hanno ascoltato i legali delle parti in causa dei tre casi per i quali si era costituita anche l’avvocatura di Stato. Alle 16 poi si è aperta la camera di consiglio durante la quale il collegio giudicante prenderà la decisione definitiva ponendo fine ad una “querelle” che nel comune maremmano iniziò a maggio subito dopo il voto delle amministrative. Una decisione che comunque potrebbe essere ancora rinviata perché gli avvocati degli schieramenti risultati vincenti alle ultime elezioni nei tre comuni hanno avanzato l’istanza di convocare l’adunanza plenaria. Il Consiglio di Stato quindi potrebbe anche decidere di chiudere il caso con una sentenza emessa dalle “sezioni riunite”.
A seguire l’udienza romana anche una delegazione partita dalla Maremma con l’ex sindaco Elisabetta Iacomelli, Giulio Querci e Daniele Tonini, già assessori nella sua giunta e Luca Gabrielli, segretario dell’unione comunale Pd. Presenti nella capitale anche due altri primi cittadini: il sindaco di Valenzano Antonio Lomoro e il sindaco di Molfetta Paola Natalicchio (nella foto da sinistra Paola Natalicchio, Antonio Lomoro, Elisabetta Iacomelli).
Il “caso Gavorrano”, che, come è ormai noto, riguarda la legge sulla presentazione delle liste elettorale e in particolare la possibilità o meno di un consigliere provinciale di autenticare le firme di una lista per le elezioni comunali, interessa una decina di comuni ed è per questo che la decisione che sarà presa oggi è di particolare rilevanza. Oltre a Gavorrano, Tricarico e Valenzano che oggi conosceranno il loro destino, il “caos delle firme” coinvolge anche i comuni di Molfetta (Puglia), Maddaloni, Marcianise, San Felice a cancello e Lisciano (Campania).
Ancora poche ora dunque e poi si saprà se gli elettori di Gavorrano dovranno tornare al voto con elezioni anticipate già a maggio prossimo, se avranno in municipio un primo cittadino o se per sapere tutto questo dovranno attendere ancora qualche giorno e aspettare il pronunciamento dell’adunanza plenaria.