di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Non ci sono dubbi che con il video pubblicato su YouTube, e poi ripreso sui principali social network, oltreché dagli organi di informazione, Fernando Bruno e Massimo Reali abbiano ottenuto l’obiettivo che si erano prefissati. Scuotere le coscienze e aprire il dibattito, se non gli occhi, di tanti cittadini, magari con la speranza di fare un primo passo per cambiare direzione, voltare pagina e cercare un futuro. “Grosseto: cessazione attività”, in pochi giorni ha superato le 10mila visualizzazioni. Ovvio che non sono mancate le polemiche, tanta approvazione da parte dei cittadini stanchi, qualche dissenso e la risposta dell’assessore comunale alla cultura e turismo Giovanna Stellini. Proprio, in merito all’ultimo intervento istituzionale, Fernando Bruno risponde con alcune precisazioni: «Sono allibito da ciò che continuo a sentire da parte di una sparuta minoranza di persone. In primo luogo bisogna puntualizzare che il video non è la causa di una crisi che è sotto gli occhi di tutti e poi non capisco cosa ci sia di così falso in questo film – precisa Fernando Bruno -. E’ la musica che vi disturba? Se non abbiamo gli stessi gusti musicali, guardatelo senza audio, così non sentirete nemmeno il battito del cuore in sottofondo. Tutto il resto sono 55 foto e tre spezzoni di film, che non sono stati, né manipolati, né falsificati, tutto è lì al suo posto per testimoniare che non abbiamo mentito».
«Il film è duro perché la situazione è dura, quindi ci siamo prefissi di raccontarlo, perché la tendenza generale è quella di voltarsi dall’altra parte – prosegue uno degli autori del filmato -. Abbiamo parlato con i commercianti che ci hanno accolto scoraggiati, facciamoci un altro giro tutti insieme, ve li presento con piacere. Andando per esclusione devo pensare che le menzogne, dunque, siano contenute nelle 5 frasi pronunciate nel film dai cittadini: Massimo parla di un cuore che batte per un futuro migliore di speranza, Liliana parla dell’importanza della cultura per sapere chi siamo e dove vogliamo andare, Valentino parla di agire qui ed ora per realizzare i sogni dei giovani, Sophia dice che c’è bisogno di più rispetto delle regole ed infine io che dico che dietro ai cartelli ci sono persone e speranze. Ultima accusata è la frase finale “Se questo è il risultato di come abbiamo votato”. Non mi riferivo a questa giunta o a quella passata, ma solo alla gente, perché il video si rivolge alla gente e non alla politica, che prima vota seguendo l’interesse personale e poi si lamenta di chi ha votato».
«Vorrei collaborare con questa giunta per conseguire dei risultati immediati e concreti, ma anche se più o meno involontariamente li avessimo chiamati in causa, a me sembra che le reazioni siano state sproporzionate. Più del 95% delle persone ha capito e apprezzato il video e quando ieri siamo andati in centro, come promesso la settimana prima, mi sono commosso per l’accoglienza – conclude Fernando Bruno -. Se qualcuno dubitasse del nostro amore per Grosseto, accanto al video c’è un insignificante montaggio dal titolo “you are here”, che mostro ai turisti con orgoglio. Guardate dove viviamo e quello che abbiamo».