GROSSETO – In controtendenza rispetto al calo di vocazioni che, ormai da alcuni anni, sta costringendo ordini e congregazioni religiose a ridimensionare la loro presenza nelle diocesi, la Chiesa di Grosseto si appresta ad accogliere tre nuove suore. Sono suor Patsy, suor Crispine e suor Charllot, della congregazione delle carmelitane teresiane, che presteranno il loro servizio nella parrocchia dell’Addolorata, nel quartiere Gorarella di Grosseto.
Domenica 19 gennaio, durante la celebrazione eucaristica delle 11,30, la comunità parrocchiale dell’Addolorata accoglierà ufficialmente le tre suore. Saranno presenti, insieme al parroco don Roberto Nelli, il vescovo Rodolfo e monsignor Joseph Kalathiparambil, vescovo indiano, attuale segretario del Pontificio consiglio della pastorale dei migranti e itineranti, nonché la madre generale della congregazione, suor Liza Chemmaith.
“L’accoglienza, da parte della nostra Chiesa diocesana come di numerosissime diocesi italiane ed europee, di religiosi, religiose e sacerdoti provenienti da India, Africa, Asia, America Latina è il segno più bello e più esplicito della cattolicità, cioè dell’universalità della Chiesa – commenta il vescovo di Grosseto, Rodolfo Cetoloni – Il servizio che questi consacrati rendono alle nostre realtà è anche un segno di gratitudine per il dono del Vangelo ricevuto nei loro Paesi dai missionari italiani ed europei in anni lontani e si traduce in una reciprocità che fa estremamente bene all’Occidente. Nella mia esperienza di religioso, prima, di vescovo poi posso testimoniare che questo scambio ci scuote talvolta dal nostro torpore, ci impone una mentalità rinnovata rispetto al modo di sentirsi Chiesa, soprattutto nel rapporto coi laici, affinché sia il più possibile coinvolgente ed includente. E’ vero, il numero di sacerdoti e religiosi provenienti da Paesi lontani sta crescendo, ma guai a giudicarlo come un mero rimpiazzo rispetto al calo delle vocazioni: è invece la dimensione più autentica di una Chiesa che non ha confini e che sta rafforzando gli strumenti dell’accoglienza e della formazione perché questa ricchezza di volti, di esperienze, di sensibilità diventi un elemento che da solo sa parlare di Cristo agli uomini di oggi”, conclude il vescovo Rodolfo.
“Per la parrocchia dell’Addolorata è un motivo di gioia e di festa – dice il parroco, don Roberto Nelli – Ricevere una presenza religiosa femminile arricchisce significativamente la nostra comunità e il cammino che insieme portiamo avanti”.
Da parte loro le tre suore sono particolarmente emozionate e felici. Suor Patsy, che sarà la superiora della piccola comunità religiosa, è in Italia dal 1986 e arriva da Prato, dove prestava la sua opera in una casa di riposo per anziani; suor Crispine arriva da Pisa, mentre suor Charllot da Pesaro. A Grosseto le tre religiose si inseriranno nella vita e nei ritmi della parrocchia dell’Addolorata mettendo a disposizione le loro competenze e le loro attitudini per la pastorale nel suo insieme: dalla cura dei poveri, alla visita agli ammalati e agli anziani, fino al catechismo.
“La nostra congregazione – spiega suor Patsy – è stata fondata in Kerala, India, nella seconda metà dell’800 dalla serva di Dio Eliswa Vakayil ed è la prima congregazione indigena del nostro Paese. Siamo 1500 religiose distribuite in numerose parti del mondo; in Italia abbiamo tre case, la quarta è la presenza che stiamo iniziando proprio a Grosseto. All’Addolorata abbiamo trovato una comunità accogliente, molto attiva e ricca di entusiasmo grazie anche all’opera di don Roberto, molto attento nella trasmissione della fede e nel coinvolgimento delle persone. Siamo davvero felici di essere qui”.