PIOMBINO – Il gruppo tunisino Smc conferma l’interesse per le acciaierie di Piombino. Due tecnici della società Steel Worldwide Services, una sorta di braccio operativo, hanno illustrato oggi al sindaco della città toscana Gianni Anselmi l’intervento e il percorso che intendono mettere nero su bianco per l’acquisizione delle acciaierie, un’offerta che si va ad aggiungere a quelle già presentate da Duferco e dal Fondo Klesh.
Il gruppo nordafricano, così hanno spiegato i tecnici al sindaco, è intenzionato a investire un miliardo e 500 milioni di euro per realizzare due forni elettrici, un impianto Corex per la produzione di ghisa, lo spostamento delle colate continue vicino ai nuovi impianti e la ricollocazione del treno rotaie. L’area definita ‘a caldo’ sarebbe collocata in una zona decentrata della città.
I cambiamenti sarebbero realizzati in un periodo di 3-4 anni in cui saranno garantiti, secondo quanto riferito, livelli occupazionali (circa 2100 dipendenti) e continuità produttiva, ossia la piena attività dell’altoforno. C’è inoltre un interesse per il potenziamento della centrale Enel di Torre del sale e per l’utilizzo dei resti della rottamazione della navi, come ad esempio la Concordia, nella produzione.
“Pur nel rispetto delle procedure, ho sentito il bisogno di socializzare queste proposte e il progetto”, ha detto il sindaco in una conferenza stampa, accogliendo positivamente il piano del gruppo, restando comunque in attesa di vedere, in fase di gara, se la società saprà offrire tutte le garanzie necessarie. Per la riconversione e innovazione industriale del polo siderurgico potrebbero arrivare anche circa 110 milioni di finanziamenti pubblici, di cui una sessantina dalla Regione Toscana.