GROSSETO – Anche la voce del sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi è stata sentita tra quelle dei primi cittadini intervistati dalla trasmissione di Rai 3 Ballarò in onda ieri sera, in merito alle spese sostenute dalle amministrazioni per mantenere i cani randagi ospiti dei canili. «Facciamo un conto – ha affermato Bonifazi – 300 cani costano dai 450 ai 600 mila euro all’anno, si spende più per il canile che per le persone. I cittadini vedono che un animale vale più di una persona».
E su questa intervista interviene il responsabile provinciale Lav Giacomo Bottinelli che commenta le parole del sindaco «Se la prevenzione non si fa bene è chiaro che poi i costi crescono – dichiara Bottinelli – e ci chiediamo perché il consiglio comunale abbia rifiutato di provvedere alla sterilizzazione obbligatoria per legge dei cani in canile, danneggiando di conseguenza la prevenzione delle nascite. E lo ha fatto nonostante una mozione in tal senso promossa da Sel e Movimento 5 Stelle e la richiesta formale di LAV, Legambiente e Lega del Cane di inserire quest’obbligo (già previsto dalla norma regionale) anche nel regolamento comunale; o perché si siano dovuti pagare alla Zoo Service, che gestisce il canile convenzionato, ventimila euro aggiuntivi per garantire sei mesi di accesso dei volontari nel 2013, quando era possibile avere un servizio gratuito fornito dai cittadini, stimolando tra l’altro così le adozioni».
«Se si vuole risparmiare sui cani – conclude Bottinelli – la via è quella dettata dalla legge nazionale 281 e dalla legge regionale 59 e in una parola si chiama prevenzione. Dal canile Zoo Service continuano a uscire cani non sterilizzati e coloro che li adottano devono sapere che si sta violando la normativa, gravando oltretutto le persone del costo della sterilizzazione stessa nel momento in cui già tolgono un carico economico al Comune».
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