CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – «È stata una cerimonia bellissima, abbiamo provato una forte emozione tutti quanti». Ivan Scardia racconta così la sensazione provata stamane durante il battesimo impartito da Papa Francesco in San Pietro alla sua bambina di 7 mesi, Giulia, insieme ad altri 31 piccoli. Ma quello di Giulia è stato un battesimo denso di significato anche perché i suoi genitori, Ivan Scardia e Nicoletta Franco, che vivono a Castiglion della Pescaia – pur profondamente credenti – sono sposati con rito civile e non religioso. Eppure, Papa Francesco ha officiato il battesimo lo stesso. «Stare a due passi da una delle persone più importanti del mondo è una cosa che colpisce, che emoziona moltissimo. E poi tutta la cerimonia è stata toccante, bellissima», racconta Ivan Scardia. Lui e sua moglie sono due militari e hanno anche un’altra figlia, Giorgia, di 5 anni che oggi era insieme a loro e alla sorellina in San Pietro: Scardia è un graduato del 3/o Reggimento Savoia Cavalleria, la moglie è un carabiniere in servizio a Grosseto. Entrambi sono originari di Lecce, ma si sono conosciuti a Grosseto.
«Sposarci è stata una scelta improvvisa – racconta ancora Scardia -, avevamo fretta e non c’era il tempo di organizzare la cerimonia in chiesa. Il matrimonio in chiesa, forse, lo faremo, più in là». Stamani, insieme a mamma e papà e alle due bambine, c’erano padrino e madrina di Giulia, Giancarlo Iacobucci e Lorena Rossi, anche loro emozionatissimi. I coniugi Scardia avevano rivolto la loro richiesta sul battesimo direttamente al Papa lo scorso 25 settembre al termine dell’udienza del mercoledì. «Eravamo sul sagrato – ha raccontato Ivan Scardia – quando è passato gli abbiamo chiesto se poteva battezzare la nostra seconda figlia. Ci disse di rivolgersi ai suoi collaboratori che poi ci hanno contattato». Il documento in cui si attesta che la loro unione è solo civile ha costituito un piccolo ‘intoppo’ che però è stato superato.