di Barbara Farnetani
GROSSETO – Di fatto è la prima volta da molti anni che le Casette cinquecentesche, la struttura che si affaccia sul cortile del Cassero senese, sono completamente fruibili e visitabili e a disposizione non solo dell’amministrazione comunale, ma anche di associazioni che potranno utilizzarle per mostre temporanee e piccoli convegni.
Dopo che sono state prima a lungo chiuse e poi utilizzate dalla facoltà di archeologia dell’università, ora la struttura torna visitabile e torna a prendere corpo anche l’idea che proprio qui nasca la famosa caffetteria sulle mura che in principio doveva essere collocata al bastione Maiano.
Grazie ad un finanziamento a fondo perduto della Fondazione Monte dei Paschi il comune ha portato a termine il riallestimento del complesso mentre grazie alla cassa di Risparmio di Firenze sono stati arredati gli spazi interni. «L’intento – ha affermato il sindaco Emilio Bonifazi – era il recupero del Cassero nella sua interezza» e come ha sottolineato l’assessore Giovanna Stellini «stiamo utlimando gli ultimi ritocchi per aprire anche il prato esterno».
Oggi, giorno dell’inaugurazione, per l’occasione è stato presentato anche il libro Grosseto Visibile, a cura di Mauro Papa e Mariagrazia Celuzza, uno sguardo ai monumenti cittadini, ai palazzi, un censimento sull’arte pubblica della città di Grosseto, dalle cose più antiche a quelle più moderne, 160 schede, una storia di Grosseto attraverso la sua architettura. «I grossetani – ha detto Stellini – stenteranno a riconoscere la città che in questo libro è vista da un altro punto di vista».
«Si tratta – le fa eco Bonifazi – del primo lavoro di ricerca sull’arte pubblica a Grosseto: fino ad oggi non avevamo uno strumento del genere e, prima del duemila, non era stato realizzato nessun censimento delle opere d’arte allestite negli spazi comuni e di proprietà collettiva. Ecco dunque l’obiettivo di questa pubblicazione: realizzare un catalogo di opere d’arte ed edifici di interesse disseminati in centro e nei quartieri, ma anche proporre percorsi urbani che diano la possibilità di visitare luoghi ed ammirare opere spesso poco conosciute o dimenticate».
Anche Loriano Valentini, presidente della Fondazione Grosseto cultura, parla di un aggregatore unico, «perché racchiude in un testo solo tutto quello che c’è da sapere. C’erano altre pubblicazioni, ma prendevano in considerazione singoli aspetti o periodi storici. Spero che questo possa divenire anche libro di testo per le scuole».
Oltre ai monumenti e agli edifici più noti, nel libro troviamo circa 150 schede, architetture tra le più antiche, come il Cassero senese ed il complesso monumentale delle mura medicee, oltre agli edifici tipici del ventennio come la caserma Carabinieri Canzanelli e quella della Guardia di finanza in piazza del Popolo. Possiamo vedere le suggestive immagini di importanti architetture religiose e leggere la storia di famosi palazzi costruiti nel dopoguerra come quelli Enel ed Inam. Possiamo infine trovare curiosità ed informazioni sulle costruzioni più recenti, come il ponte di via Amiata realizzato nel 2002.