di Daniele Reali
GAVORRANO – Tutti in attesa del 21 gennaio. Si dovrà attendere infatti quella data per sapere se Gavorrano sarà il 17esimo comune maremmano ad andare al voto nella prossima primavera per la tornata elettorale delle amministrative.
A livello locale la politica vivrà il suo “d-day” tra poco più di una settimana quando il Consiglio di Stato si dovrà esprimere sui ricorsi presentati dopo la sentenza del TAR della Toscana dello scorso 26 settembre. Allora i giudici fiorentini decisero di rinviare al voto gli elettori di Gavorrano per la quarta volta in cinque anni e dopo pochi giorni (all’inizio di ottobre) in municipio arrivò il commissario prefettizio Riccardo Malpassi per sostituire temporaneamente sindaco, giunta e consiglio comunale.
Rispetto alla decisione del Tar poi le parti in causa, tra ottobre e novembre, hanno impugnato la sentenza di fronte al Consiglio di Stato che ha fissato l’udienza per il 21 gennaio prossimo. In quell’occasione a Roma saranno affrontati anche i casi di Valenzano (Puglia) e di Tricarico (Basilicata), i due comuni che hanno una situazione simile a quella di Gavorrano.
Impossibile sapere cosa succederà il 21 gennaio e come si orienterà il Consiglio di Stato anche se gli scenari possibili sono quattro e noi proviamo a illustrarli.
Scenario 1 – Elezioni anticipate: il Consiglio di Stato conferma la sentenza del Tar della Toscana e stabilisce di procedere a nuove elezioni. In questo caso si andrebbe a votare tra pochi mesi, a maggio, e fino ad allora rimarrebbe in comune il commissario prefettizio. Si aprirebbe subito una nuova campagna elettorale a distanza di 8 mesi dalla chiusura di quella precedente.
Scenario 2 – Elisabetta Iacomelli sindaco: il Consiglio di Stato accoglie il ricorso presentato dalla lista Centrosinistra Unito per Gavorrano. In questo caso la Iacomelli torna in municipio da sindaco. Viene annullata la sentenza del Tar e torna ad operare anche il consiglio comunale.
Scenario 3 – Massimo Borghi sindaco: il Consiglio di Stato accoglie il ricorso presentato dalla lista Centrosinistra Gavorrano Bene Comune. In questo caso i giudici stabilirebbero il subentro della lista Borghi alla guida dell’amministrazione: Massimo Borghi sarebbe sindaco e si insedierebbe un nuovo consiglio comunale con il Centrosinsitra Gavorrano Bene Comune in maggioranza, la lista di centrodestra all’opposizione e la lista Iacomelli esclusa e fuori dal consiglio comunale.
Scenario 4 – Decisione rinviata e affidata alle sezioni riunite: il Consiglio di Stato decide, vista la delicatezza dell’argomento e le contrastanti decisioni dei vari Tar regionali (Basilicata e Campania da una parte, Toscana e Puglia dall’altra), di affidare la decisione che interessa una decina di comuni in Italia ai giudici riuniti in “Adunanza plenaria”. Uno scenario che farebbe slittare la decisione di qualche giorno e che potrebbe essere probabile visto che in casi simili si è già verificato. È il caso dell’autentica delle firme di liste elettorali da parte dei giudici di pace che nell’ottobre scorso ha visto esprimersi proprio il Consiglio di Stato in adunanza plenaria e in modo definitivo.