GROSSETO – «La sentenza d’appello, riguardo i “vigilini” è attesa con ansia. Non solo perché in ballo c’è un bel po’ di denaro, ma anche perché, qualora fosse accertata con sentenza l’illegittimità della mancata riassunzione dei vigili a tempo determinato potrebbe aprirsi il doloroso capitolo del “danno erariale”, che costringerebbe chi, nell’amministrazione, avesse commesso l’eventuale errore a rifondere personalmente l’ente pubblico… ma intanto, ora pagano i soliti noti, per lo spreco di denaro pubblico, in primis i contribuenti, e, forse, il piano occupazionale del Comune di Grosseto». La Uil Funzione pubblica interviene così sulla vicenda dei Vigili urbani a tempo determinato messi da parte in favore di coloro che hanno vinto il concorso (anche per le assunzioni “precarie”); «Ma le cose – precisa la Uil – non erano incompatibili, i Vigili a tempo indeterminato potevano entrare nella graduatoria di “Ruolo”, ed i “Vigilini” potevano essere utilizzati nelle graduatorie a “tempo determinato”».
Con la «causa di lavoro mossa dagli ausiliari del traffico assunti più volte con il medesimo contratto poi interrotto, il Comune di Grosseto risarcirà 203mila € ai Vigili a tempo determinato – afferma ancora il segretario organizzativo UILFPL Comune e Provincia Grosseto Sergio Sacchetti -. Questa rappresenta l’ennesima, pessima, prova sull’utilizzo (e spreco) di denaro pubblico, perché poteva essere evitata. UilFPL, descrivemmo il 21 aprile 2011 agli amministratori e ai dirigenti della precedente gestione del Comune di Grosseto (che comunque sono rimasti in gran parte gli stessi…) le motivazioni giuridiche a supporto della precedenza della “riassunzione” dei Vigili a tempo determinato sulle altre acquisizioni di personale. Siamo altresì convinti che ai “vigilini” sia stato arrecato un “vulnus” (danno), di più vaste dimensioni rispetto a quello delle mensilità perdute, per la mancata riassunzione, dato che, nelle “pieghe” del decreto “del fare”, di recente pubblicazione, potrebbe/poteva essere prevista una loro “stabilizzazione”. Non è finita, se il giudice del lavoro riconoscesse le richieste ai collaboratori amministrativi del Comune di Grosseto, in categoria “B” ed in posizione giuridica “S” posizione giuridica che non esiste nelle altre realtà della provincia, della regione e, forse in tutta italia, dato che la categoria “B”, contrattualmente parlando, è unica (non esistono differenziazioni), cosa succederebbe? La bancarotta? La sentenza d’appello, riguardo i “Vigilini” è attesa con ansia».