di Barbara Farnetani
GROSSETO – «Noi crediamo che i cani, e tutti i randagi, abbiano diritto alla vita per il solo motivo che esistono. È vergognoso che gente pagata da noi possa decidere di sopprimerli». Così Walter Caporale, presidente nazionale degli animalisti italiani da cui è partita l’idea della manifestazione di questa mattina contro le affermazioni fatti nei giorni scorsi dal responsabile veterinario della Asl Paolo Madrucci e il presidente della Provincia Leonardo Marras sui randagi nei canili.
«Siamo qui per ricordare che le leggi italiane sono buone leggi, e non vanno riformate». Quanto poi ai lupi e ai predatori in genere Caporale prosegue «Non esistono animali scomodi, ci sono metodi naturali per risolvere il sovraffollamento. Gli animali vanno sempre rispettati». Alla manifestaziona hanno aderito anche Lac e Lav «Madrucci e Marras vogliono lo sterminio dei cani – prosegue Giacomo Bottinelli responsabile provinciale Lav – si cita spesso l’Inghilterra come modello dicendo che lì già si fa, ma noi dobbiamo prondere a modello il meglio, non il peggio, perché non si cita l’Inghilterra che ha vietato i circhi con animali? Si dice che le condizioni nei canili non sono buone, ma se dopo due mesi si sopprimessero forse sarebbero ancora peggiori. Dopo due mesi nel canile il cane, per legge, dovrebbe essere sterilizzato e questo Madrucci non lo ha mai fatto. Quanto alla presa d posizione di Marco Sabatini – conclude Bottinelli – è tardiva e doveva essere presa mesi fa».
I manifestanti, assieme ai loro cani, si sono dati appuntamento in piazza Dante sotto il palazzo della Provincia, e hanno invocato a lungo il nome di Marras perché scendesse o ricevesse una delegazione di manifestanti. Il presidente della Provincia è però in questi giorni fuori Grosseto e rientrerà solo domani «Se fossero venuti domani mi ci avrebbero trovato – afferma Marras al telefono – e avrei potuto riceverli e ascoltarli. Se nei prossimi giorni vorranno incontrarmi io non ho problemi a farlo e sentire le loro ragioni».
La protesta ha poi affrontato il tema della caccia di cui i manifestanti hanno chiesto l’abolizione, e anche la vicenda di Caterina, la ragazza malata che su Facebook si era detta favorevole alla sperimentazione animale perché la ricerca possa avanzare «Chi l’ha insultata non è un animalista, questa è una storia costruita ad ok, i profili di chi l’ha insultata sono falsi (uno è di un satanista), come anche il suo, si dice vegetariana e va a mangiare al MacDonald, è gravemente malata e dorme con i cani, e il suo cognome, Simonsen, è lo stesso di una ditta americana che vende animali da laboratorio. Tutta la vicenda è stata inventata ad hoc per attirare simpatie alla sperimentazione e alla vivisezione».
A questo LINK il video della protesta
(per ingrandire cliccare sulle foto)
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