Torna l’appuntamento con la rubrica de IlGiunco.net “Hello Web, la comunicazione al tempo di internet”. «In questo ultimo appuntamento del 2013 rivolgo alle nuove generazioni un augurio per l’anno che verrà: rimanere il più umani possibile in un mondo sempre più tecnologico».
a cura di Marco Gasparri*
E’ ormai comprovato da numerose ricerche scientifiche che Internet danneggia nei giovani le capacità di apprendimento.Perché dovremmo fare uno sforzo mnemonico se c’è qualcuno che lo fa per noi? Al pari del calcolatore, che ha impigrito le abilità matematiche, ora la Rete sta infiacchendo significativamente la memoria degli esseri umani che delegano sempre più ogni sforzo di apprendimento ai motori di ricerca. Questo preoccupa molto gli esperti che in uno studio americano della Columbia University di New Yorkdelineano il ritratto di un mondo futuro malato di amnesia e sostenuto da una grande memoria collettiva e digitale. Per i giovani di oggi la Rete è ormai divenuta una sorta di memoria esterna, comoda e utilissima che fa tutto al posto loro.Non c’è bisogno per loro di imparare ed assimilare… basta sapere usare Google. Tutto ciò sta impoverendo culturalmente le nuove generazioni che, sempre secondo la Columbia University, saranno meno competitive di quelle attuali.
I danni del web non sono solo d’oltre oceano: tra i neologismi del nuovo Zingarelli 2013 colpisce l’acquisizione ufficiale nel lessico del termine Hikikomori. Solamente pochissimi anni fa quasi nessuno ne conosceva il significato, proprio perché si riferiva a una realtà adolescenziale unicamente riferita alla società giapponese.
L’ Hikikomori è un ragazzo che volontariamente vive recluso nella propria camera da letto, rifiutando ogni contatto con amici e familiari e passando le proprie giornate davanti a un computer o altro apparato connesso in rete. I primi casi accertati di sospetti Hikikomori furono segnalati in Italia già tre anni fa e le statistiche parlano di forte crescita da allora.
Un uso incontrollato di internet e social network, a disposizione ormai non solo sui computers, ma sopratutto sui telefonini, può provocare una dipendenza chiamata “Internet Addictions Disorder” che si colloca tra le “nuove dipendenze”. Esse comprendono quei comportamenti che, anche se socialmente accettati, vengono ripetuti in modo ossessivo dalla persona, tanto da determinare una vera e propria dipendenza, che può compromettere la qualità della vita in maniera preoccupante causando disturbi gravi come ansia e depressione anche in giovane età.
Oltre che gravi disturbi come questi i giovani, ormai assuefatti al web anche in Italia, rischiano inoltre una riduzione del 10-20%dell’area del cervello responsabile di parola, memoria, emozioni e movimento. Per non parlare dell ADHB – Sindrome da deficit di attenzione e iperattività.
Oltre che per la salute un utilizzo forsennato di internet danneggia anche le relazioni sociali. Sempre parlando di giovani, il web è ormai l’unica fonte di informazioni. I Social Network, come anche i cellulari, hanno reso ovviamente più facili le nostre relazioni interpersonali. Che grazie ad un computer o ad un cellulare si riesca a restare in contatto con persone che si trovano dall’altra parte del mondo è palese. L’aspetto negativo è che questi apparecchi vengono usati anche per comunicare con persone poco distanti da noi e questo fatto rischia di farci perdere il vero significato anche solo di una conversazione.
Un incontro virtuale non può essere paragonato ad un incontro reale. Quello che viene chiamato ‘mezzo’ di comunicazione diventa così un vero ostacolo, non in grado di favorire un autentico scambio di emozioni, idee o anche semplici parole.
Siamo dunque schiavi o padroni di questi Social Network e nuovi media?
La risposta, in fondo, sta in ognuno di noi. Dipende sempre dall’uso che intendiamo farne. E’ importante moderare, costringere questi mezzi potentissimi a muoversi con moderazione. Perchè ciò che noi reputiamo utile, talvolta può trasformarsi in un nemico, conosciuto davvero soltanto in minima parte.
* Marco Gasparri (nella foto in alto) è Direttore di Studio Kalimero, agenzia di marketing e comunicazione. Presidente dei Giovani Imprenditori di CNA si impegna da sempre nella divulgazione del sapere legato alla comunicazione, al marketing, al software libero.