FOLLONICA – È botta e risposta tra Uil Funzione pubblica da un lato e Cgil e Cisl dall’altro. Ieri a Follonica è stato infatti firmato un accordo separato tra amministrazione comunale e CislFp e CgilFp sul salario accessorio (produttività) dei dipendenti. Alla firma non era presente la Uil che attacca «Il disguido verificatosi sull’orario della riunione con il rappresentante UILFPL, non può esimere il Comune dal dover perseguire il principio di “ragionevolezza” proprio della Pubblica Amministrazione, che dovrebbe portarla, ragionevolmente, a “saggiare” di persona le possibilità di partecipazione di tutte le sigle sindacali ad una riunione tanto importante come quella della “produttività”. Ma la cosa più grave è quella che in tempi durissimi come quelli attuali – prosegue la segreteria provinciale UILFPL Grosseto – il Comune di Follonica, con l’accordo firmato in sede di delegazione trattante, ha, di fatto, sancito l’unica cosa che realmente gli interessa: garantire e salvaguardare il numero e le indennità delle Posizioni Organizzative presenti nell’ente. 17 Posizioni Organizzative a fronte dei 120 dipendenti in dotazione Organica, sono un elemento spropositato. La UILFPL si opporrà con ogni mezzo, al contratto siglato dal Comune con le altre OO.SS. anche ricorrendo al Giudice del Lavoro, nonché alla rivisitazione degli istituti economici, che saranno solo quelli dei lavoratori non blasonati (cioè non le Posizioni Organizzative)».
E alla Uil rispondono Cgil e Cisl che invece ieri hanno firmato l’accordo con il Comune: «È prassi consolidata rispettare scelte sindacali diverse che possono scaturire durante una contrattazione. Niente di eccezionale quindi che un sindacato non sottoscriva un accordo firmato dagli altri e dalla RSU. La mancata sottoscrizione da parte della UIL FPL del contratto integrativo al comune di Follonica, adducendo la motivazione che devono essere tolte alcune posizioni organizzative e le risorse risparmiate distribuite ai livelli più bassi, rappresenta però un grossolano ma grave tentativo demagogico e populista finalizzato a ritagliarsi una fetta di “simpatia”, ma per le gravi conseguenze che comporterebbe impone una replica adeguata: vogliamo innanzi tutto evidenziare che Follonica è oggi una città, e l’Ente che l’amministra non può non avere una macrostruttura adeguata alle sue complessità. Le posizioni organizzative sono 14 e sono lavoratori come tutti gli altri, che riscuotono una retribuzione contrattualmente legittima, riconosciuta in base alle responsabilità quotidianamente richieste. Ma soprattutto, forse presa dal furore della demagogia, la UILFPL non ha considerato che una eventuale riduzione del salario accessorio di qualcuno può portare relativi benefici economici agli altri lavoratori, dato che la loro retribuzione individuale è per legge bloccata al 2010 in conseguenza ad una legge finanziaria contro cui non ricordiamo proteste da parte della UIL FPL. La demagogia forse può far aumentare qualche iscritto, ma per portare a casa qualche risultato per i lavoratori, spesso solo quello di non far loro perdere altra retribuzione, oggi serve l’umiltà di approfondire e cercare soluzioni che raramente sono così semplici».