di Daniele Reali
GAVORRANO – L’idea lanciata con il suo ultimo libro, “Santa Barbara di Nicomedia”, è quella di «salvare il culto della patrona dei minatori». È stato proprio Piero Simonetti, l’autore del volume dedicato alla santa di origini orientali, a spiegare quello che vuole essere uno degli obiettivi della sua ultima fatica letteraria.
In occasione della presentazione del libro ospitata ieri, giovedì 19 dicembre, a Gavorrano nell’aula magna della scuola media Giuseppe Bandi, da storico apprezzato Simonetti ha rimarcato il suo progetto. «Il libro contiene circa 70 fotografia di opere, quadri e statue, dedicate a Santa Barbara, tutte custodite nel territorio delle Colline Metallifere. Un patrimonio culturale che deve essere salvato. Mi piacerebbe – ha detto Simonetti – che si salvasse il culto della santa come si fa con gli edifici o i siti minerari» (nella foto in basso da sinistra Piero Simonetti, Sergio Martini, Assunta Astorino, Riccardo Malpassi, Luca Agresti).
Per questo Simonetti vedrebbe di buon occhio un’intesa tra la diocesi e il Geoparco grossetano per far sì che «questa opere entrino a far parte del capitale sociale del nostro territorio».
Presenti all’iniziativa, cui seguiranno altri appuntamenti in tutto il territorio “minerario” della provincia, il commissario di Gavorrano Riccardo Malpassi, l’amministratore delegato della Tioxide Walter Musso, il presidente del consiglio provinciale Sergio Martini, la dirigente scolastica Assunta Astorino e il presidente del Geoparco Luca Agresti. «In questi ultimi tempi mi è capitato di leggere molti libri sul mondo delle miniere – ha detto Agresti -, ma mai uno dedicato a Santa Barbara. È un lavoro di valore e per questo come parco abbiamo deciso di sostenerlo».
Anche il commissario Malpass ha avuto parole di stima per Simonetti e di apprezzamento per il suo libro. «Anche se non appartengo a questa comunità devo dire che comprendo molto bene l’importanza delle tradizioni e della storia legate alle miniere. Sono qui anche per questo per rappresentare Gavorrano e i suoi cittadini».
(per ingrandire cliccare sulle foto)
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