di Barbara Farnetani
GROSSETO – Insufficienza respiratoria conseguenza di una grave polmonite. È morto di morte naturale Ivo Baffigi, l’anziano sposato con la propria badante, Lyudmyla Yavorska, indagata per omicidio colposo dopo che i figli dell’uomo l’accusarono del decesso del padre.
Sono le conclusioni a cui è giunto il consulente del Pubblico Ministero, Matteo Benvenuti. Il «grave quadro di polmonite, agendo su un soggetto anziano, affetto da numerose preesistenze patologiche (fibrosi polmonare, esiti di infarto del miocardio del 2009, esiti di intervento per trigeminopatia, deficit deambulatorio) determinò un inevitabile exitus» si legge nella realzione diffusa dagli avvocati della donna, Alessandro Antichi e Sandro Bartalini.
«Per quanto riguarda l’esposto-querela redatto dai familiari, dalle operazioni di consulenza, così come dalla lettura delle sommarie informazioni fornitemi dall’Ufficio – precisa Benvenuti nella sua relazione -, non è emersa alcuna prova di comportamenti/condotte colpose dell’indagata da mettersi in realazione con il decesso dell’uomo che, giova ribadirlo, è da ritenersi legato a cause naturali, e che fu determinato da una sovrainfezione di un quadro fibrotico polmonare pregresso».