di Barbara Farnetani
GROSSETO – È in corso la testimonianza di Ciro Ambrosio che era al comando della Concordia quando Francesco Schettino era ancora a cena. Prosegue a Grosseto il processo per il naufragio della Costa Concordia.
A sei miglia dall’Isola del Giglio Ambrosio chiamò il comandante per avvertirlo, e alle 21.39 Schettino prese il comando della nave, entrò in navigaziona manuale e uscì dalla rotta prestabilita. 6 minuto e 40 secondi dopo ci fu l’urto con lo scoglio delle Scole.
Quando vide la rotta del comandante Ambrosio esclamò, riferendosi a Schettino, “questo è matto”. Ambrosio, che ha patteggiato un anno e 11 mesi, poteva avvalersi della facoltà di non rispondere ma ha deciso di parlare «per rispetto delle vittime. Sono l’unico – ha detto Ambrosio prima di entrare al Teatro Moderno di Grosseto – a cui è stata riconosciuta l’attenuante specifica di essersi prodigato per dare soccorso ai passeggeri e portare in salvo le persone». E nel corso dell’udienza è stata anche sentita la registrazione degli attimi successivi all’impatto in cui si sente la voce di Schettino dire «Madonna c’haggio cimbinato».