MONTEROTONDO MARITTIMO – «Venerdì 22 novembre 2013 l’amministrazione comunale ha scelto di adottare la TARES invece della previgente TARSU; i nomi sono diversi ma si tratta sempre della tassa sui rifiuti, con l’unica differenza nella modalità di calcolo. Adottando la modalità di calcolo TARES per alcuni soggetti come le famiglie numerose, esercizi commerciali e piccole imprese si determinano aumenti fino quasi il 300%, mentre per altri soggetti come le grandi imprese e gli enti finanziari non ci sono aumenti rispetto all’importo degli anni scorsi». Così Pd e Psi di Monterotondo Marittimo intervengono sulle scelte fatte dall’amministrazione in merito al pagamento dei rifiuti.
«L’amministrazione ha giustificato la scelta di adottare la TARES come la più equa – si legge nella nota -. I comuni hanno un’ampia discrezione: possono adottare il regolamento TARES in toto; confermare la TARSU; applicare una TARES semplificata (cioè con una copertura del servizio inferiore al 100%). Inoltre è possibile, per l’anno 2013, confermare la TARSU. Qualora si opti per la conferma della TARSU le norme valide restano in toto quelle della disciplina previgente, quindi non solo la copertura del costo del servizio può essere inferiore al 100%, ma è previsto che l’ente può limitarsi a finanziare anche solo il 50% del costo del servizio».
«Noi per tutelare le famiglie numerose, le piccole medie imprese e gli esercizi commerciali (i soggetti più colpiti dagli aumenti della TARES) abbiamo richiesto di posticipare la votazione del bilancio di previsione al fine di adottare il regime TARSU, per evitare gli aumenti previsti – affermano ancora Pd e Psi -. I nostri amministratori hanno ammesso di non essere a conoscenza della possibilità di scendere sotto il 100% del costo del servizio e hanno deciso comunque di adottare la TARES, sostenendo anche che il comune non fosse in grado di reperire le somme necessarie per coprire la parte restante del tributo, nonostante abbia stanziato più di 50.000 euro per avvocati, abbia avuto 70.000 euro di avanzo d’amministrazione, maggiori entrare: avevano a disposizione più di 250.000 euro. Per reperire le somme bastava fare scelte politiche per tutelare i cittadini in questo momento di crisi».