GROSSETO -In relazione al deposito della sentenza di ammissione alla Prodi-bis relativa alla Mabro, Antongiulio Pacenti, in rappresentanza del socio minoritario della Abbigliamento Grosseto Srl, accoglie la sentenza del giudice con enorme soddisfazione: «Dopo il lungo mio silenzio interrotto solo alcuni giorni fa, mi preme affermare che solo con la procedura della Prodi bis, si possa seriamente salvare l’azienda dalla gestione catastrofica fino ad oggi avvenuta con l’attuale menagement. Di questa vicenda però, si è chiuso soltanto il primo capitolo di una lunga serie. Nell’immediato di questa vicenda, sarà importante poter procedere da subito nella direzione di dare alla Mabro un futuro roseo, con la ricerca di un serio imprenditore che possa risollevare l’azienda, secondariamente sarà necessario proceda alla verifica di tutte le responsabilità che hanno portato a questa situazione».
«Per questi motivi intendo tutelare la mia posizione di socio minoritario in tutte le sedi opportune – prosegue Pacenti -, per tutte le eventuali irregolarità che emergeranno. Mi auguro veramente che la Mabro possa avere il successo che si merita e pertanto auspico un caloroso buon lavoro al commissario Giampiero Russotto, appena nominato dal tribunale di Grosseto, affinchè possa veramente trovare il modo migliore per far ripartire questa eccellenza di azienda manifatturiera italiana. A tutti i lavoratori auguro di poter davvero ritrovare il meritato loro posto di lavoro, soprattutto in questo momento di crisi economica. Sarà mia cura, quanto prima, presentare loro e alla comunità grossetana, in un incontro pubblico, la verità delle cose che ancora non sono emerse».
«Mi preme precisare che la Mabro – conclude Pacenti -, azienda in stato di crisi oramai da molto tempo, ha visto solamente dal sottoscritto, arrivato da poco più di un anno, portare seri e qualificatissimi imprenditori, cominciando da Malenotti, che ringrazierò per sempre, per finire all’ultima cordata rappresentata da Alessandro. Rossi, passando per altri imprenditori, tutti profondamente interessati all’azienda. E questo perché la stima e la fiducia accordata alla mia professionalità, serietà ed esperienza trentennale, sono sopra ogni cosa».