a cura di Giulia Carri
BERLINO – La famiglia Bolognini è di origine campana, ma si sono trasferiti a Grosseto nel 1985. Ciro, 38 anni è il maggiore di tre figli. L’amore per la musica elettronica lo ha portato a Berlino, dove vive e lavora come DJ/Producer in alcuni dei più importanti locali d’Europa con il nome d’arte BioN.
Perché la tua famiglia ha scelto Grosseto tanti anni fa?
“Ai miei piaceva molto il territorio perché vicino al mare, e la qualità di vita. Era, ed è ancora, una città ideale dove crescere i figli. Quando ci siamo trasferiti avevo 10 anni, ho frequentato tutte le scuole a Grosseto.”
Cosa hai fatto in Maremma?
“Dopo gli studi ho lavorato per un po’ nell’impresa idraulica di mio padre, poi per qualche tempo ho fatto l’agente di commercio. Ho cambiato molti lavori, ma da quando avevo 18 anni la musica è stata una costante della mia vita ed ho sempre suonato in varie serate come DJ. Mi ricordo ancora quando tornavo la sera a casa dopo il lavoro e andavo a suonare in garage… e mio padre mi staccava la corrente perché disturbavo!”
Perché hai scelto Berlino?
“Nel Settembre 2006 sono venuto a trovare mia sorella che faceva un praticantato come graphic designer nella capitale tedesca. Ero in un periodo della mia vita in cui sentivo tutto stretto, lavoro, città, lingua. Volevo stare in contatto con culture diverse e dedicarmi alla musica. Quando sono tornato a Grosseto, ho sentito di essere pronto a ricominciare da capo ed ho deciso di trasferirmi.”
Come sono stati questi anni?
“Belli e difficili, come per tutti quelli che si costruiscono una vita all’estero. Fortunatamente appena arrivato ho trovato lavoro e casa, ma ero nuovo, a parte mia sorella non conoscevo nessuno, non parlavo affatto tedesco ma abbastanza bene inglese. I primi due anni sono stati duri, soprattutto perché non riuscivo a lavorare come DJ, ma gli ho utilizzati, per studiare, capire e conoscere questa cultura dove volevo crearmi una professione.”
Quando sono cambiate le cose?
“Quando ho cominciato a vedere tutto come una fortuna e utilizzare al meglio il mio tempo. Ho studiato tedesco per due anni, ho assorbito tutto quello che la ricchezza di questa città mi dava e alla fine, grazie una serie di coincidenze e buona dose di determinazione, ho cominciato a suonare. Dopo due anni che suonavo ho cominciato anche organizzare delle serate. Oggi sono resident DJ in un locale che si chiama Chalét e suono periodicamente in vari club tra cui il Tresor e il Berghain Kantine, e nuovi locali come il Kater Holzig, l’ Arena Club e il Golden Gate. Grande esperienza del 2013 è stata suonare in Agosto ad un evento Londinese chiamato HOLI ONE. Il Festival si tiene al Battersea Power Station, dove hanno suonato i Pink Floyd. Ho fatto un DJ set davanti a 15.000 persone. Berlino mi ha dato la possibilità di fare di un sogno, una vera professione.”
Sei cresciuto in Maremma, cosa ti manca?
“La mia famiglia e mio fratello sono a Grosseto, quindi un pezzo di cuore è lì. Quello che mi manca sono i profumi, i colori, i paesaggi. Per quanto mi senta europeo ormai, i luoghi dove sono cresciuto sono sempre dentro di me.”
Pensando al tuo futuro, se dovessi tornare in Italia sceglieresti la Campania o la Maremma?
“Tornerei in Maremma. Devo sentire l’odore del mare per essere felice e vorrei trascorrere la mia vecchiaia vivendo in un posto così. Ogni volta che torno a trovare i miei, la mia prima tappa è il mare.”