di Daniele Reali
GROSSETO – Il pagamento della seconda rata della Tares, la tassa sui rifiuti e sui servizi che ha sostituito la vecchia Tarsu, sta diventando un caso a Gavorrano, dove in tanti si sono lamentati per il sistema di calcolo degli importi da saldare.
Un calcolo “fai da te”, che deve essere effettuato tenendo conto di quelle che sono le indicazioni presenti sul sito istituzionale del comune (questo è l’indirizzo della pagina dedicata alla Tares www.comune.gavorrano.gr.it/news.asp?id=1428).
Il versamento della quota di maggiorazione della Tares, quota che andrà nella casse dello Stato, deve essere fatto entro il 16 dicembre. A pochi giorni quindi dalla scadenza diversi cittadini hanno scritto anche alla nostra redazione per lamentare soprattutto la mancata spedizione dei bollettini. A Gavorrano, a differenza di altri comuni anche della provincia di Grosseto, il bollettino per il pagamento, che contiene già l’importo da saldare, non è arrivato direttamente a casa dei cittadini, che invece se lo debbono calcolare in maniera autonoma, o da soli o con l’aiuto di commercialisti o con l’assistenza dei centri fiscali.
«Non si può chiedere a tutti di fare riferimento al sito internet del comune – ci ha detto un cittadino residente a Gavorrano capoluogo – non tutti infatti hanno il computer e non tutti hanno dimestichezza con internet. Come fanno le persone anziane a fare questo tipo di attività». Ma le lamentale riguardano anche le varie comunicazioni del comune. «Questa cosa della Tares che deve essere pagata e che i bollettini non arriveranno nelle case la conoscono in pochi, i più sono ignari e la scadenza si avvicina».
Situazione confusa dunque per molti residenti che, come accaduto per l’acconto, si aspettavano l’arrivo del modello f24 a casa anche per la maggiorazione della Tares. Il rischio, concreto, è che in tanti non sapendo della scadenza, ormai prossima, incorrano in seguito nel pagamento della mora su una tassa che già di per sé è poco amata.