di Barbara Farnetani
GROSSETO – Un babbo Natale, fiocchi rossi, nastri. Il melograno di piazza Gioberti è stato addobbato a festa. E a farlo ci hanno pensato alcuni comuni cittadini «senza finalità né scopi particolari, tantomeno l’ambizione di aver creato chissà quale opera d’arte, l’unico forse è quello di stimolo per il bene comune e la condivisione di un momento particolare come quello del periodo natalizio» afferma Laura Cutini che è tra gli autori dell’addobbo natalizio. Insomma un modo per dimostrare a tutti che a volte basta davvero poco, per prendersi cura di un pezzetto di città che magari, per un qualche motivo, sentiamo più “nostro”.
«Disponibili alle critiche purché queste vadano nella direzione di un miglioramento – prosegue Cutini -, posso assicurarvi che abbiamo provato lo stesso piacere che si prova nel fare l’albero o il presepe nelle nostre case, con un’attenzione maggiore perché quel luogo, quell’albero è di tutti noi. Ringrazio l’amministrazione comunale di Grosseto, tutto lo staff del settore tecnico manutentivo, l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Monaci per il permesso e la “fiducia” accordati».
In questo caso è stato l’albero in uno degli “angoletti” più belli del centro, ma potrebbe essere l’aiuola sotto casa, la porzione di giardini pubblici dove ci sediamo a leggere il giornale o a portare i nipotini a giocare. E magari potrebbe essere una iniziativa che va avanti tutto l’anno e si protrae oltre il natale. «Consentirei a tutti di prendersi cura dei giardini prospicenti le proprie abitazioni – commenta una utente di Facebook -: il senso civico si definisce anche aprendo al contributo di tutti. Smettiamola di pensare… ci sarà chi ci pensa…Torniamo a sani costumi».
Gruppi di pensionati potrebbero adottare spazi di verde pubblico da gestire, magari piantando fiori, o potando i cespugli e tagliando l’erba. Spazi da tenere puliti nell’interesse della comunità, per rendere più bella la città e dimostrare che teniamo a quello che è un bene di tutti. Lavoro volontaristico, ovviamente, mettendo a disposizione un po’ del nostro tempo.