di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Per il quinto anno consecutivo torna il progetto “Sentinelle della Legalità”. La Fondazione Caponnetto prosegue il percorso legato ai ragazzi delle scuole nel nome della lotta alla mafia. Uno dei primi incontri a Grosseto si è svolto all’Istituto “Rosmini” e ha visto la partecipazione di alcune classi del Liceo Economico Sociale. L’appuntamento è stato aperto dalle parole di Domenico Bilotta, responsabile nazionale scuola della Fondazione Caponnetto. Nel suo intervento non sono mancati i molti riferimenti storici alle vicende legate alla lotta alla mafia, oltre alcune recriminazioni contro le latitanze istituzionali di fronte alla piaga che ancora affligge il nostro Paese. Tra gli esempi il grande lavoro svolto da Antonino Caponnetto con il suo pool antimafia, composto anche da personaggi che hanno fatto la storia dell’Italia, come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Esplicito anche il riferimento alla Toscana, regione nella quale è stimato che il fenomeno malavitoso gestisca 30 dei 200 miliardi di euro sul territorio nazionale. Sono soldi sporchi, riciclati, e purtroppo non mancano gli esempi quotidiani.
Il progetto “Sentinelle della Legalità”, ha visto l’appoggio istituzionale di Provincia e Comune di Grosseto attraverso gli assessori Cinzia Tacconi e Luca Ceccarelli. Si estenderà per l’intera durata dell’anno scolastico, e avrà un primo bilancio delle iniziative nel mese di maggio. A carattere regionale sono circa 1500 i ragazzi interessati dal progetto, ma la Fondazione Caponnetto punta ad una crescita che in quest’edizione riguarderà gli studenti delle scuole medie. A partire dal prossimo anno, invece, l’obiettivo è quello di coinvolgere anche le scuole elementari.