GAVORRANO – È uscito in questi giorni l’ultimo libro di Piero Simonetti, autore stimato e storico attento che più volte si è cimentato nella ricostruzione del passato del territorio delle Colline Metallifere. Il suo nuovo lavoro si intitola “Santa Barbara di Nicomedia, Patrona dei minatori”, edizioni “il mio Amico” delle Grafiche Vieri di Roccastrada. È in corso la distribuzione nelle librerie e nei punti vendita specializzati della provincia e non solo.
La pubblicazione è dotata di un ricco album fotografico con oltre 70 immagini a colori. Il libro può considerarsi formato da due parti essenziali. La prima è costituita da una puntigliosa ricerca storica sul personaggio di Barbara, ove vengono ricostruite vita e martirio della giovane di Nicomedia e le vicende delle sue reliquie attualmente esistenti. Un’analisi che, tra leggenda e storia, intende far luce su questa giovane martire del III secolo d.C.
La seconda parte affronta invece il culto e la tradizione nei centri minerari delle Colline Metallifere, presentando un censimento dell’iconografia tuttora esistente nel territorio dei vecchi centri minerari. L’elenco delle opere di culto è completato da foto e descrizione. Ecco quindi che Massa Marittima, Ribolla, Gerfalco, Gavorrano, Caldana, Bagno e Filare di Gavorrano, Fenice Capanne, Niccioleta, Boccheggiano, Ravi, Roccatederighi e Sassofortino, vengono poste in primo piano per quanto possono rappresentare nella storia della devozione popolare verso la patrona dei minatori. Non si tratta certamente di un capitale di elevato valore economico, bensì di una raccolta di opere che hanno rappresentato, per oltre un secolo, il punto di riferimento della fede e del sentimento popolare di molteplici generazioni di minatori.
«La festa di Santa Barbara – spiega Simonetti – rappresenta in me un fondamentale ricordo di gioventù, chiuso nel cassetto della memoria ma ancora vivissimo e senza polvere. Il 4 dicembre Gavorrano si vestiva a nuovo, improvvisamente diventava un altro paese. La gente stessa pareva diversa, gioiosa e sorridente come non mai, anche se tutti eravamo più poveri. E sono certo che quel giorno, in ogni centro minerario delle nostre colline maremmane, la festività di Santa Barbara era occasione di umana letizia e gioiosa solidarietà, costituendo nel contempo uno stimolo ulteriore nel rendere più luminosi i rapporti sociali».
«Quello con Santa Barbara era spesso anche un rapporto dal valore prettamente simbolico, seppur esclusivamente intimo e personale, ma che spesso riusciva a coniugare positivamente sentimenti umani e fede cristiana, producendo una solidarietà sociale di tutto rispetto, in tempi assai difficili per la vita quotidiana di ampie fasce della popolazione».
«Santa Barbara è legata in maniera inscindibile con il mondo delle miniere, per cui ritengo debba far parte a pieno titolo del capitale storico e culturale relativo ai trascorsi minerari delle Colline Metallifere di Maremma».
La presentazione ufficiale del libro si terrà a Gavorrano il 19 dicembre nell’aula magna dell’Istituto Scolastico Comprensivo. Altre conferenze sull’argomento sono in calendario per Niccioleta, Boccheggiano e Grosseto, mentre si sono già realizzate quelle nel Terziere di Borgo a Massa Marittima e nel villaggio minerario di Fenice Capanne.
Oggi, domenica 8 dicembre, Piero Simonetti sarà a Rieti dove presenterà il libro in un incontro coordinato da Massimo Casciani del Progetto Culturale C.E.I.
«Un grazie particolare – aggiunge Simonetti – a chi ha creduto in questa iniziativa, sostenendo e patrocinando il libro, ossia il Parco Nazionale delle Colline Metallifere grossetane, la Provincia di Grosseto, l’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Grosseto e l’azienda chimica Huntsman con sede a Scarlino».