di Irene Trapani
GROSSETO – Cantava così un’antica canzone popolare, Maremma amara. Secondo i dati diffusi ad Aprile 2013 dall’AIRE (Anagrafe della popolazione Italiana residente all’estero), nel 2012 c’è stato un boom di Italiani in fuga dall’Italia, addirittura il 30,1% in più rispetto all’anno precedente.
La fascia di età tra i 20 ed i 40 anni anni ha visto un aumento del 28,3% rispetto al 2011. La meta più ambita è la Germania, seguita dall’America meridionale e dall’America settentrionale.
Ovviamente anche la Maremma non si è sottratta a questa tendenza: secondo i dati dell’ultimo censimento, 5.379 persone non hanno risposto al censimento e non sono state trovate dagli incaricati, il che può solo significare che queste persone se ne sono andate dalla nostra terra.
Un numero importante, se si tiene conto che la popolazione di Grosseto ammontava a circa 82.300 residenti prima del censimento. Le motivazioni sono molteplici, ma la più importante è che, oltre alla crisi, la nostra terra non offre ai propri abitanti molte opportunità.
Questo è quello che emerge dalle numerose interviste pubblicate nella rubrica “I Maremmani nel mondo”, su “IlGiunco.net”, il quotidiano online della Maremma, la cui redazione ha sentito il bisogno di far nascere questa rubrica per raccontare e confrontarsi con questo fenomeno; peraltro la rubrica è tenuta da Giulia Carri, lei stessa emigrata a Brighton per gli stessi motivi di cui abbiamo parlato.
Quello che appunto si evince dalle varie interviste è che la crisi e le poche opportunità che la Maremma può offrire sono la causa dell’allontanamento di questi Maremmani dalla loro terra, ma un altro aspetto che risulta evidente è l’enorme rispetto e amore che questi emigrati nutrono per la propria terra.
Molti di loro non esiterebbero a ritornare sui propri passi se solo avessero le stesse opportunità che sono loro offerte altrove. Probabilmente, sia a livello nazionale che a livello locale, qualcosa deve essere fatto per far sì che i cittadini, e soprattutto i giovani, non si sentano costretti ad andarsene per trovare migliori opportunità, soprattutto se quello che vogliono è poter vivere e costruire una famiglia nella loro terra natia.