di Barbara Farnetani
GROSSETO – «Un momento importante, di ripartenza». Così Luca Agresti definisce la rinata Forza Italia, che si presenta ufficialmente alla Maremma. «Abbiamo girato il territorio e i club Forza Silvio iniziano ad essere numerosi. Tre le considerazioni su cui si basa la scelta di aderire a Forza Italia: in 20 anni è stato fatto, grazie a Berlusconi, un percorso di cui si è beneficiato tutti, anche il comune di Grosseto. Ad oggi questa è l’unica alternativa credibile al centrosinistra, e infine le prospettive: qualunque cosa l’elettorato si aspetti dal centrodestra passerà da questo movimento politico».
«Mi sono iscritto a Forza Italia – annuncia Alessandro Antichi – sono uno dei primi iscritti come già nel ’94. Tra l’altro è facilissimo, si fa on-line e basta andare sul sito www.forzaitalia.it. Le sfide dal ’94 non sono cambiate, l’Italia è a un bivio. Da Forza Italia può venire la speranza di cambiare le cose, e questa è propria una delle cose che ci divide dal Nuovo Centrodestra: la loro rinuncia ad affrontare le sfide. In politica ci si va per cambiare le cose. L’idea che ho io del partito è di un alveare, dove le persone possono anche cambiare ma l’alveare resta».
«Tanta gente è tornata a far politica, persone nuove, tanti giovani – racconta l’onorevole Monica Faenzi – pensate alla facilità con cui si può costituire un club, la facilità con cui si può dialogare con i vertici nazionali. Io – precisa poi Faenzi passando a parlare del governo nazionale – sono felice di stare all’opposizione. Il governo di larghe intese ha fallito: doveva fare le riforme, anche costituzionali, per dare stabilità al paese, e doveva passare in second’ordine anche la decadenza di Berlusconi. Se così pensavano di “ammazzare” Berlusconi sappiano che invece ne hanno fatto un mito, che così passerà alla storia. Il rischio è che in Italia si crei una oligarchia con una parte della magistratura che potrà fare scelte politiche in vece della politica. Faremo una opposizione intelligente, non faremo l’opposizione di Grillo, ma stare all’opposizione ci facilita, perché possiamo portare avanti le nostre proteste. Io tra l’altro non ci sono mai stata all’opposizione, ho sempre fato un percorso di maggioranza. Bisogna tornare a fare politica stando vicini alla gente».
Per quanto riguarda la situazione maremmana, ci sarà da riorganizzare la situazione in consiglio comunale come sottolinea Luca Agresti. Intanto, grazie ad un privato che ha messo a disposizione un fondo, Forza Italia avrà presto una sede provinciale in via dell’Unione, mentre sul territorio stanno già nascendo i primi club che possono essere anche di scopo, legati ad un singolo argomento di interesse comune. «Il club – ammettono – è una struttura più aperta, più facile e veloce, specie in questo momento in cui è forte il sentimento di anti-politica». Per quanto riguarda i dirigenti, a livello regionale saranno istituiti dei comitati composti dai parlamentari, dai consiglieri regionali e dai cittadini, i membri di spicco della società civile.