di Barbara Farnetani
GROSSETO – Tutto è partito da una insolita denuncia, fatta da un uomo di 35 anni contro uno di 45, entrambi grossetani. Il primo si era recato dai Carabinieri per dire che l’altro, dopo minacce e un’aggressione avvenuta nella campagna tra Marina e Grosseto, gli aveva portato via qualche centinaio di euro che aveva in tasca. Le modalità della rapina, però, non avevano convinto i Carabinieri del Radiomobile che avevano avviato le indagini, anche perché i due soggetti erano entrambi già conosciuti alle forze dell’ordine e con una lunga lista di precedenti.
Dalle indagini, fatte anche con intercettazioni telefoniche, era emerso che i due gestivano un importante giro di spaccio di cocaina, con vendita di quantità estremamente consistenti, tanto che nei confronti dei clienti morosi (c’era anche chi doveva pagare cifre tra i 10 e gli 8 mila euro) erano diventati estremamente aggressivi, arrivando a minacciare di morte oltre ai debitori, anche i familiari: genitori e fidanzate.
In un caso, uno dei due si era appropriato della vettura, del valore di 15 mila euro, di uno dei clienti che aveva contratto un grosso debito. Per recuperare i soldi dovuti estorcevano letteralmente il denaro ai propri clienti. Una attività di spaccio insolita, sia per quantità che per modalità. I due, che lavoravano in “concorrenza” sono stati arrestati con l’accusa di spaccio, estorsione e rapina.