GROSSETO – Anche quest’anno lo scenario del Teatro Moderno di Grosseto ha dato risalto alla Festa della Toscana, organizzata a Grosseto dalla Uisp. Il tema proposto dalla Regione Toscana, “Un coro mille voci” presentava difficoltà concettuali e realizzative: occorreva coniugare la diversità dei modi e degli stili di vita nel tempo e nell’ambito territoriale con il senso di appartenenza unitaria ad uno stesso popolo. Doveva emergere il senso di toscani come espressione di una comunità. La Uisp, accettando la sfida, ha affidato come negli anni precedenti alla Lega Le Ginnastiche e alle associazioni di ginnastica artistica, ritmica e danza il compito di rappresentare con le loro coreografie la comunità toscana che emerge dal coro a mille voci.
Il risultato, fortemente positivo, è stato sottolineato dal pubblico degli studenti, oltre 800, per la rappresentazione della mattina e degli adulti, 600, nella rappresentazione serale. Sul palco sono saliti 200 atleti: in tutto 1.600 persone per una grande gesta. Gli applausi calorosi a scena aperta e al termine dello spettacolo esprimevano le forti emozioni evocate dagli artisti sul palcoscenico. La povertà e l’emigrazione italiana e straniera, le guerre e le maestre Pie Filippini, Nomadelfia e i carbonai, personaggi famosi e l’artigianato toscano sono alcuni dei temi che hanno delineato il senso di comunità.
Un ringraziamento particolare dalla Uisp alla lega e alle associazioni che ogni anno propongono temi, situazioni, personaggi, documenti: non è assolutamente facile trasferire in coreografie e musiche pagine di storia, talvolta conosciute, spesso ignote ai più. Il comitato provinciale continua a portare avanti nel tempo un’operazione culturale originale, unica: lo spettacolo come veicolo di conoscenza e di consapevolezza di appartenere ad una comunità, augurandosi che tale patrimonio non vada perso e dimenticato, che divenga piuttosto bene collettivo, a cominciare dalla sua diffusione nelle scuole sotto forma di materiali multimediali. L’evento è stato patrocinato dal Comune e la Provincia di Grosseto, Regione Toscana e Miur, mentre la presidenza del consiglio comunale ha messo a disposizione il teatro Moderno. La serata è stata organizzata anche per una raccolta fondi per il Comitato della Vita di Grosseto.