SAN MARTINO SUL FIORA – «Prima hanno alzato il costo del servizio e poi lo hanno soppresso» così il comitato genitori di San Martino sul Fiora, nel comune di Manciano, commenta i problemi che si sono evidenziati negli ultimi giorni circa il trasporto scolastico. «Il costo del servizio trasporti è stato sempre coperto dalle quote di compartecipazione versate dalle famiglie. Anche quest’anno, contestualmente all’iscrizione è stata sottoscritta la richiesta dei servizi scolastici di mensa e trasporti, quest’ultimo con un contributo mensile di 16 euro (pubblicato nel sito dell‘Unione dei Comuni Amiata Grossetana) – affermano i genitori -. A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, il 26 settembre il sindaco di Semproniano Miranda Brugi, ci ha comunicato che per poter proseguire nel servizio di trasporto la tariffa a carico delle famiglie saliva a 43 euro, come adeguamento ai costi praticati dal Comune di Manciano. Accettammo tale aumento certi che ciò avrebbe assicurato il servizio anche in futuro».
«Pochi giorni fa invece il sindaco Brugi, contraddicendo precedenti impegni, ci ha comunicato in via informale che dal primo gennaio 2014 il servizio è soppresso – continuano i genitori -. Le motivazioni addotte dal sindaco: extraterritorialità della frazione di San Martino sul Fiora, rispetto all’ambito dell’Unione dei Comuni Montani Amiata Grossetana; costi eccessivi; rinnovo dell’affidamento alle ditte di trasporto; indisponibilità del sindaco di Manciano a concordare una convenzione con partecipazione dei costi, ecc. Sentito in via informale il sindaco Galli di Manciano ha smentito questa ricostruzione dei fatti sulla possibilità di una convenzione tra i Comuni. Sui costi abbiamo già rammentato il recente aumento della nostra quota di compartecipazione; si sottolinea a tale proposito che da parte del sindaco Brugi non ci è pervenuta nessuna proposta alternativa alla soppressione del servizio. Rispetto alla extraterritorialità si sottolinea che il servizio si svolge in maniera ininterrotta da oltre vent’anni e se si volesse arrivare ad un accordo tra Comuni, vi sarebbe già l’esempio tra i comuni Sorano e Castell’Azzara. Sottrarre bambini alle scuole di Semproniano, comporterebbe la soppressione di alcune classi e l’accorpamento di queste in pluriclassi. Crediamo che la sottoscrizione di un modello di iscrizione alla scuola e relativi servizi di mensa e trasporti rappresenti un accordo vincolante per entrambi i soggetti (famiglie e Comune) sino al termine dell’anno scolastico. Chiediamo quindi il rispetto di questo accordo e la prosecuzione del servizio di trasporto fino a giugno con la disponibilità a ridiscutere le quote di nostra spettanza».