di Daniele Reali
GROSSETO – Nascerà presto, prestissimo, anche in Maremma il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano. Dopo la rottura tra falchi e colombe all’interno del Pdl e dopo la “rinascita” di Forza Italia voluta da Silvio Berlusconi anche in provincia di Grosseto si è aperto un nuovo percorso che vede impegnati una parte degli “ex piddiellini” nella costruzione del nuovo soggetto politico legato al fronte dei governativi (nella foto da sinistra Arturo Cerulli, Stefano Dragoni, Fabrizio Viaggiani, Giacomo Cerboni).
Ma chi sono per il momento gli “alfaniani” di Maremma? Sono Giacomo Cerboni, attuale capogruppo Pdl in consiglio comunale, Arturo Cerulli, sindaco di Monte Argentario, e due “colonne” della storia locale di Forza Italia: Stefano Dragoni e Fabrizio Viaggiani.
In quattro, come del resto avevano già annunciato nei giorni scorsi, hanno deciso di aderire alla nuova scommessa lanciata dai cinque ministri del govenro Letta.
«Sabato saremo a Roma per partecipare alla convention di costituzione del partito – ha detto Cerboni incontrando la stampa – e dopo ci organizzeremo anche sul territorio ad iniziare dal gruppo in consiglio comunale a Grosseto».
I quattro “alfaniani” ci tengono però a ridabidre un concetto: «Non vogliamo fare nessuna fuga in avanti né tanto meno mettere il cappello su questo nuovo partito». Un messaggio di apertura verso altre realtà politiche della città e soprautto, come ha spiegato Viggiani, «ai cittadini moderati».
«Aderiamo a questo progetto perchè il paese in questo momento non ha bisogno di salti nel buio. Il govenro Letta potrebbe dare alcune risposte di cui l’Italia ha bisogno».
«Questa per noi rappresenta un’occasione di rilancio della politica – hanno piegato – un progetto che nasce dal basso e che rappresenta una vera novità rispetto alla struttura verticistica che ormai aveva assunto il Pdl». «È stata una decisione sofferta, ma convinta – ha detto Dragoni – perché noi vogliamo stare dalla parte di coloro che vogliono il dialogo e non con le persone che alzano sempre la voce».
Nell’icontro con i giornalisti più volte i quattro “alfaniani” ripetono la parola «moderati» perchè è quello il riferimento della nuova azione politica.
«Io da sempre sono stato diversamente Berlusconiano – dice Cerulli –; mi sono sempre mosso incontrando la gente e credo che questo modo di fare debba essere trasferito a livello nazionale. Ormai nel Pdl si era perso qualsiasi contatto con la base».
Per il futuro già si pensa alle primarie. «Oggi riprendiamo il cammino – ha osservato Cerboni – interrotto un anno fa, quando nel Pdl si pensava al dopo Berlusoni e Alfano portava avanti il progetto delle primarie».