ORBETELLO – Va avanti ormai da alcuni giorni il botta e risposta tra il sindaco di Orbetello, Monica Paffetti e il capogruppo dell’opposizione, Andrea Casamenti, consigliere di Oltre il Polo. Il tutto era iniziato con il sindaco che ricordava la destinazione dei soldi raccolti sul conto corrente a favore della popolazione alluvionata che ammonta a 167.424, 63 euro. «Sono stati raccolti 53.264,94 euro nell’arco del 2012 e 114.159,69 euro nel 2013, per un totale di 167.424,63 euro – afferma il sindaco Paffetti -. Come già dichiarato alcuni dei fondi versati sul conto corrente erano legati a interventi specifici, quali appunto il ripristino della mensa centralizzata di Albinia e i lavori per il museo della Cultura Contadina. Nel primo caso sono stati utilizzati 52.733,01 euro, mentre per il secondo 5.840. Ulteriori 3.600 euro sono stati impegnati e liquidati a favore del Centro Sportivo di Albinia, il CUS. A questi vanno poi aggiunti i contributi raccolti durante gli eventi organizzati e patrocinati dal comune. A questi fondi vanno poi aggiunti 50.000 euro che l’amministrazione ha deciso di inserire all’interno del bilancio che serviranno per far fronte alle problematiche di quei cittadini che pur non avendo subito danni alla prima casa hanno comunque subito danni in seguito all’alluvione. Inoltre, grazie alla possibilità di spostare fondi all’interno di uno stesso settore, con particolare riferimento al sociale, sarà possibile spostare una somma pari a circa 100mila euro che potranno essere destinate a quelle famiglie che hanno subito danni durante gli eventi alluvionali, andando anche a tamponare i cd danni collaterali. Nulla toglie ai consiglieri di opposizione di esercitare il loro sacrosanto diritto ad utilizzare lo strumento delle interrogazioni per conoscere lo stato dell’arte del comune nel quale sono stati eletti, ma vorremmo ricordare che sarebbe bastato andare a leggere le delibere in questione o presenziare agli incontri pubblici che si sono svolti nelle scorse settimane per poter conoscere questi dati, essendo stati, in quelle occasioni, ampiamente esposti.
«Dalla risposta nervosa del Sindaco Paffetti sui giornali sulla vicenda delle donazioni introitate direttamente dal Comune di Orbetello, che era stata oggetto appena due giorni addietro di una interrogazione a riposta scritta da parte del sottoscritto e del Consigliere Comunale di Albinia Chiara Piccini, abbiamo capito di aver toccato un tasto particolarmente dolente per il Sindaco Paffetti e per la sua giunta» afferma per risposta Andrea Casamenti. «Tra le dichiarazioni rese dal sindaco Paffetti sui giornali l’8 novembre 2013 e quelle rese in questi giorni esiste una bella differenza poiché non si comprende come mai i 30.401 euro di cui aveva parlato in passato come concessi alle famiglie bisognose siano ora scomparsi dalle sue dichiarazioni recenti non facendo tornare i conti. Vogliamo sapere per iscritto centesimo per centesimo dei 167 mila euro ricevuti dal comune come sono stati assegnati e come verranno assegnati per la parte ancora non utilizzata».
«Il nervosismo – precisa il sindaco Monica Paffetti – nasce dalle parole del consigliere, quelle di ieri e quelle che da un anno a questa parte vengono riportate sulla stampa e sui social network. Un ente pubblico come una pubblica amministrazione ha l’obbligo di rendicontare come i soldi, che sono pubblici, vengono utilizzati. Nella nota inviata venerdì scorso alla stampa nessun dato è sparito. I circa 30mila che secondo il consigliere Casamenti sono scomparsi, non sono stati riportati per questioni di sinteticità, preferendo riportare in quell’occasione solamente le cifre complessive. Questi soldi sono stati liquidati alle famiglie richiedenti e che rientravano nei parametri di accesso ai fondi: ogni liquidazione è avvenuta tramite delibera, delibera che può essere facilmente reperibile sull’albo pretorio andando a cercare l’elenco relativo al mese di giugno. Vorrei ricordare di come il consigliere Casamenti, già nelle prime ore dell’emergenza, ha cavalcato l’onda emotiva di quanto accaduto come pretesto per denigrare questa amministrazione, ma non solo dal punto di vista politico, ma anche e soprattutto denigrando chi, nella amministrazione, senza avere un ruolo politico ha lavorato 24/7. Il signor Casamenti forse era troppo impegnato per andare a vedere di persona come si stava lavorando, negli uffici e in loco. Dov’era il consigliere Casamenti in quei giorni? Cosa sta facendo adesso, di concreto, il consigliere Casamenti per la popolazione colpita? Ogni centesimo che è stato donato sul conto corrente è stato – o sarà – utilizzato seguendo canoni precisi, con destinazioni precise. Ogni entrata e uscita su quel conto corrente è documentata. Gli impegni di spesa – e le liquidazioni – sono rintracciabili all’interno dell’archivio delibere».
L’ultima parola, almeno per oggi è di Casamenti che sottolinea: «Caro sindaco Paffetti relativamente alla vicenda dei 167 mila euro donati al comune per il post alluvione ha voluto imbastire una inutile polemica quando sarebbe bastato rispondere per iscritto alla interrogazione presentata come di diritto dal sottoscritto e dal consigliere comunale Chiara Piccini, a cui ancora tra l’altro non ha risposto. Non si comprende perché quando le vengono fatte domande precise su questioni a cuore dei cittadini ha l’abitudine di innervosirsi, polemizzare e tendere ad attaccare personalmente chi gliele pone, in questo caso l’opposizione consiliare. Se fosse uscita più dal Palazzo del potere si sarebbe accorta che sono molti i cittadini che ancora non hanno compreso come sono stati e saranno distribuiti queste risorse donate al Comune, cittadini che si sono rivolti all’opposizione affinché chiedesse in tal senso chiarezza e risposte precise. Quando lei fu contestata molto duramente ad Albinia tenemmo i toni molto bassi proprio per evitare strumentalizzazioni alla sua persona e il sottoscritto in qualità di capogruppo chiamò l’allora capogruppo di maggioranza Mauro Barbini, che può confermare, per dare tutta la disponibilità del caso che serviva come forza di opposizione. E’ un anno dall’alluvione che racconta favolette sui lavori di ricostruzione quando però non ha mai risposto all’unica domanda postale, ovvero che fine ha fatto l’Ufficio gare che dovrebbe occuparsi dei bandi. Ed è nostro compito informare la cittadinanza che poi potrà farsi una idea per conto proprio avendo però tutte le informazioni necessarie. Quindi ci scuserà se alle sue dichiarazioni verbali diamo ormai valore zero e preferiamo ottenere da lei, come la legge ci permette, risposte alle nostre interrogazioni in forma scritta. Sui 167 mila euro donati direttamente al comune, invece di andare sui giornali a gridare allo scandalo ci risponda semplicemente e al più presto evitando questo atteggiamento elettorale da “martire” che non le si addice».