di Simone Paradisi
MAREMMA – Monterotondo Marittimo il comune che “guadagna” di più dal Fondo di Solidarietà Comunale, Castiglione della Pescaia quello che ci “rimette” di più. Questi gli estremi, in provincia di Grosseto, del meccanismo legato al finanziamento, attraverso il gettito Imu 2013, del Fondo di Solidarietà Comunale, fondo destinato a riequilibrare risorse tra comuni appartenenti a zone economiche più o meno svantaggiate.
Lo Stato trattiene ad ogni comune il 30% di quanto incassato nel 2013 con l’Imu, per poi ridistribuire, attraverso il Fondo di Solidarietà, le somme ricavate. Alcuni comuni che ottengono molto dall’Imu però vedono decurtata una loro ulteriore quota degli incassi e, nel caso di Castiglione della Pescaia, non ricevono nulla indietro con le ripartizioni del Fondo di Solidarietà.
In effetti, Castiglione versa 5 milioni di euro e non ha ‘contropartita’. Destino simile tocca, anche se le quote versate sono più basse, ai comuni di Monte Argentario, Orbetello ed Isola del Giglio.
Bilancio in passivo, ma qui almeno la contropartita c’è, anche per i due comuni più popolosi della provincia, Grosseto e Follonica: il capoluogo versa 8 milioni di euro e ne riceve circa 6 e mezzo. Follonica versa 3.300.000 euro, in cambio ne ottiene 400.000.
Per contro, guadagnano dal meccanismo i comuni dell’entroterra e della montagna. Massa Marittima e Roccastrada versano ad esempio intorno ai 600.000 euro a testa e ne ricevono il doppio. “Raddoppia” anche Manciano (500.000 versati, 1.012.000 ottenuti). Sorano riceve quasi il quintuplo dei 200.000 euro che versa e Monterotondo Marittimo 8 volte tanto la cifra versata, che è di 65.000 euro. Premiata anche Montieri (100.000 euro contro 494.000), Castell’Azzara (99.000 contro 640.000), Seggiano (85.000 contro 328.000), Scansano (357.000 contro 938.000).
I comuni toscani, nel loro complesso, versano al Fondo di Solidarietà più di quanto non ottengano indietro: il bilancio è negativo per 15 milioni di euro.