di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Tutto fermo in attesa del 5 dicembre. In quella data il giudice inizierà a valutare l’eventuale accesso alla Prodi Bis per Abbigliamento Grosseto, provvedimento che prevede l’arrivo in Maremma di un commissario, con l’intento di risollevare le sorti della ex Mabro. In azienda, intanto, questa mattina a mezzogiorno, l’amministratore unico Maurizio Santoro e Andrea Barontini hanno incontrato i lavoratori che sino a questo momento sono rimasti in fabbrica, al fianco della proprietà. Dall’assemblea con le maestranze sono emersi pochi elementi nuovi, se non quello di fare il punto sulla difficile situazione dei vertici aziendali dopo la sentenza del 22 novembre che ha contrassegnato il “venerdì nero”. Negli intenti della proprietà di Abbigliamento Grosseto c’è quello di non sottostare passivamente alla decisione e tentare di ripresentare una nuova documentazione più articolata e completa, in modo da avere accesso al concordato. Una manovra difficile, se non impossibile, da attuare, ma che in ogni caso resta l’unica speranza a cui in questo momento possono appigliarsi i proprietari dell’azienda tessile.
Intanto però, la produzione si è definitivamente fermata, le maestranze collegate a Cisl e Uil, infatti, sono tutte in cassa integrazione e in attesa degli sviluppi post 5 dicembre. All’appello mancano le ultime due mensilità, ma soprattutto, vista l’attuale situazione di profonda incertezza, appare inutile andare avanti con la produzione. Sull’altra sponda dei lavoratori, ovvero quelli collegati al sindacato Cgil, c’è invece grande attesa per la possibilità di accedere alla Prodi bis, più volte rivendicata e fortemente voluta da chi ha intrapreso la battaglia fuori dai cancelli dell’azienda tessile di via Senese. Per loro, niente è cambiato, prosegue infatti lo stato di agitazione.