ORBETELLO – «Il bilancio portato in approvazione è praticamente inutile. Un bilancio tutto tasse che si è presentato praticamente identico al consuntivo dello scorso anno. Un bilancio che non ha previsto assolutamente nulla in termini di sviluppo del territorio, opere pubbliche che risultano totalmente assenti, mosse strategiche per rilanciare l’economia locale e aiuti nei confronti dei cittadini alluvionati che dovranno pagarsi anche i vertiginosi aumenti Tares». Questo il commento di Andrea Casamenti, capogruppo di Oltre il Polo nel consiglio comunale di Orbetello.
«I lavori di Albinia sono quindi tutti al palo nonostante le promesse fatte all’inizio dell’anno dalla giunta Paffetti. Si parla della ricostruzione della scuola elementare, dei lavori nella scuola media e materna, dei lavori nella Maremmana – precisa Casamenti -. Non c’è traccia inoltre di nuovi lavori pubblici, neanche di quelli già finanziati dalla giunta Matteoli come il completamente della illuminazione lungo la strada degli ex orti a Neghelli, finanziati nel 2010 con 175 mila euro e per il terzo Natale dall’inizio dell’Amministrazione Paffetti ci ritroviamo la torre dell’orologio con i lavori non conclusi quando avevano dichiarato che una settimana dopo le elezioni sarebbe stato tutto risolto». Casamenti si sofferma poi sul rimpasto degli assessori: «Le cose sono peggiorate e a parte la soddisfazione personale dei tre consiglieri di maggioranza che dopo un anno di attacchi alla giunta è Paffetti sono poi riusciti a farne parte accupando la poltrona, all’immobilismo amministrativo si è aggiunto la totale confusione nelle decisioni da prendere e nel modo di operare».
«L’unica cosa di cui la giunta Paffetti si è ricordata è di stabilire è l’ulteriore stangata con la tassa sulla nettezza urbana (Tares) che rappresenterà un colpo durissimo per molte categorie commerciali e per i cittadini nella casa di residenza, richiedendo 1 milione di euro in più di tasse, mentre avrebbe potuto mantenere la Tarsu – conclude Casamenti -. Evidentemente il sindaco Paffetti, arroccata ormai nel suo “palazzo del potere” è lontana anni luce dalle problematiche della popolazione e da quel che servirebbe per dare una scossa all’economia locale».