GROSSETO – Oltre 15 giorni di navigazione ininterrotta. Dopo le dure condizioni del primo tratto (dalla Spagna fin quasi alle Canarie), vento favorevole ma progressivamente di minor intensità. Tutti alla ricerca delle zone migliori e tante, tantissime strambate (cambio di direzione attraverso il vento in poppa). Mai vista una lotta così serrata, per una Transat. La coppia di testa ha risalito verso nord con una navigazione quindi più stretta rispetto agli inseguitori che ha pagato sia in velocità, sia in terreno guadagnato (Fermin e Garcia hanno ripreso a perdere miglia ed entrambi sono nuovamente oltre le 100 di distacco). Pedote e Marié si stanno avvicinando ad un’area con vento più fresco, mentre dietro dovrebbero ancora arrancare nei venti più che leggeri.
Mancano ancora poco più di 800 miglia per Pointe a Petre (Guadalupe). Tantissime quelle percorse, ma di fronte a quasi 1.600 chilometri in cui può accadere di tutto. Di certo c’è la concentrazione e tuttora la capacità fisica e mentale dei due contendenti, capaci di duellare fra loro, senza perdere di vista la strategia per sfruttare al meglio mezzi e condizioni. Fin qui l’exploit di Giancarlo Pedote (GDV LNI Follonica) e del suo ITA 747 “Prysmian” è la miglior prestazione mai fatta da un atleta italiano nella Transat. Al rilevamento di questa mattina, Giancarlo si è confermato al comando ed il vantaggio sul francese era di 20,5 miglia.