di Daniele Reali
GROSSETO – Il ponte sull’Ombrone si farà. Il consiglio comunale ha approvato l’elenco delle opere pubbliche che comprende anche la realizzazione del passaggio ciclabile sul fiume nella zona della Trappola dove un tempo passava l’antica Aurelia. Un’opera che costerà circa 2 milioni di euro e che prevede oltre alla costruzione del ponte anche una pista ciclabile che colega la città di Grosseto alla Trappola.
«Si tratta di un intervento strategico – ha spiegato in aula l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Monaci – soprautto per sviluppare anche nel nostro territorio un turismo legato alla biclicletta». I fondi per finanziare il progetto arrivano da un mutuo già esistente che era stato concesso per altre piste ciclabili non realizzate. «Potevamo cessare il mutuo e restituire quei soldi – ha spiegato Monaci –, ma questa amministrazione che ha già abbattuto il debito complessivo da 110 milioni a 78, ha deciso di amministrare e fare delle scelte. Per questo abbimao deciso, come ci consente la legge, di cambiare la destinazione del mutuo ad un progetto che fosse comunque legato alla destinazione originaria, cioè alle piste ciclabili. Se avessimo potuto utilizzare quei soldi per la manutenzione delle strade per esempio lo avremmo fatto, ma non potendo abbbiamo deciso di investire in questo territorio».
Il progetto prevede in pratica il collegamento ciclabile tra la città e Alberese sfruttando anche l’argine dell’Ombrone. Un intervento che sarà pensato e studiato insieme alla regione.
La discussione tra in aula ha portato poi alla approvazione a maggioranza della modifica dell’elenco triennale e annuale delle opere pubblice.
Contraria l’opposizione, tranna Massimo Felicioni e Luigi Colomba. Mario Lolini del gruppo “Lista Lolini Partito Popolare Europeo” ha suggerito che di collegare la ciclabile e il ponte che sarà realizzato direttamente con Marina e Principina passando nella zona del Fosso dei Molini. «Quella sarebbe una scelta strategica – ha detto Lolini – perché si aprirebbe un collegamento ciclabile che va da Castiglione della Pescaia fino ad Alberese e quello sì servirebbe al turismo».