di Barbara Farnetani
GROSSETO – Mostre, incontri, eventi. Saranno due settimane ricche di appuntamenti quelle volute dall’Isgrec, l’Istituto storico della resistenza per il proprio ventennale. «Quello che noi facciamo è un servizio culturale alla società – ha affermato oggi Luciana Rocchi, direttrice Isgrec – le iniziative che abbiamo messo in campo sono espressione stessa della nostra storia. Oggi ad esempio presentiamo il terzo volume di una collana dal titolo Risorgimento, di Guido Gianni. All’interno due racconti: Talamone e Il baule di Nullo». Un’edizione critica ricca di contributi e rimandi storici, dove risorgimento e resistenza si compenetrano in un unico filo comune. Tutto l’arco storico narrato da Guido Gianni (nella foto sotto Carlo, figlio di Guido Gianni e Isaia Vitali, storico giornalista della Nazione) è ricostruito attorno a storie, cronaca e pagine di giornali dell’epoca. Proprio per questo a presentare il volume è stato chiamato Bruno Manfellotto, già direttore dell’Espresso che ha parlato proprio del ruolo avuto dalla stampa nelle vicende risorgimentali che il racconto Talamone mette a confronto con la resistenza in una sorta di piano sfalsato di storia parallela. E tra quei giornali importanti per l’epoca c’era il Telegrafo, poi diventato Tirreno. Per cui Manfellotto ha lavorato.
«Vogliamo sostenere e lanciare verso il futuro l’Isgrec – ha detto l’assessore del comune di grosseto Giovanna Stellini – si tratta di una delle realtà culturali e di ricerca più attive a livello regionale, apprezzato in tutta Italia. La ricerca e la salvaguardia del nostro patrimonio archivistico contribuiscono alla crescita di una comunità». «Questi sono i primi 20 anni dell’Isgrec – ha proseguito il presidente del consiglio provinciale Sergio Martini – una comunità ha il dovere di conoscere la propria storia e tramandarla alle generazioni future perché la comunità è il risultato di quel percorso storico». Luciana Rocchi ha poi parlato del documentario che sarà presentato domani, sui volontari della guerra civile di Spagna, e di una mostra che percorre il ‘900 con immagini di archivio dei giornali e dei libri anche molto rari che sono di proprietà dell’archivio Isgrec. Tra i documenti in mostra una serie di copertine di Panorama degli anni ’70 «di una straordinaria attualità – prosegue Rocchi -. e poi un documento molto raro sulla morte del tenente Gino, a cui è intitolata la caserma dei Carabinieri, morto per il tradimento dell’uomo a cui aveva restituito in un gesto di generosità, il figlio arrestato».