GROSSETO – Prosegue il ciclo di eventi dedicati al ventennale dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea (nella foto la direttrice Luciana Rocchi). L’appuntamento è per domani pomeriggio alle 16,30 al Museo archeologico e d’arte della Maremma. Lì sarà presentato il volume “Il Risorgimento”, di Guido Gianni. L’opera, terzo volume edito dalla collana Effigi-Isgrec, è stata curata da Laura Benedettelli e Luciana Rocchi. Il volume comprende due distinti racconti, “Talamone 1860” e “Il baule di Nullo”.
Si tratta di un’edizione critica, ricca di contributi e rimandi storici. È tra quelle righe che emerge l’ironia e la sottigliezza di un autore, forse, non compreso fino in fondo. Sfogliare le pagine scritte da Gianni significa immergersi in una mescolanza di significati, personalità e intrecci storici. Un viaggio a metà tra due dei momenti più felici della memoria moderna e contemporanea, il Risorgimento italiano e la Resistenza. Ne nasce un solo fil comune fatto d’identità e appartenenza. La Maremma ha giovato di una ricostruzione poco approfondita di quella che è stata la sua realtà sociale, economica e culturale dell’età risorgimentale. Occorre dunque trovare una via interpretativa delle trasformazioni vissute da questa terra, una chiave per comprendere a pieno il lungo tempo intercorso a cavallo tra il glorioso periodo del Granducato lorenese la fase post unitaria. E il cammino proposto dall’autore va proprio in questa direzione.
Tutto l’arco storico narrato da Guido Gianni è ricostruito attorno a testimonianze tratte da giornali e giornalisti dell’epoca. Non si tratta di una storia del Risorgimento, ma di un racconto fatto di cronache, un vissuto di personaggi dell’epoca, delle loro emozioni e delle loro azioni. È anche per questo che oggi pomeriggio, a presentare “Il Risorgimento”, è stato invitato il direttore de L’Espresso, Bruno Manfellotto. Sarà accompagnato dalla direttrice del Museo archeologico e d’arte della Maremma, Mariagrazia Celuzza.