ROCCASTRADA – Il momento di forte crisi le difficoltà che stanno vivendo tutte le amministrazioni, ha portato il Comune di Roccastrada, 10 mila abitanti suddivisi in 8 frazioni, ad una scelta che va verso una scelta di morigeratezza e taglio agli sprechi. Il mese scorso, infatti, la giunta ha deciso di sforbiciare se stessa e i compensi delle figure apicali del Comune. «La decisione – spiega il vicesindaco Francesco Limatola – si inserisce in un più ampio processo di revisione delle spese che coinvolgerà di qui a breve tutta la macchina amministrativa. Non ha toccato solo sindaco e gli assessori, ma anche i responsabili dei diversi settori. Coloro che coordinano le unità operative hanno accettato la nostra proposta di decurtare le indennità di risultato del 10%. Un gesto di buona volontà non scontato, che dimostra sensibilità e attaccamento al territorio in un momento di grave difficoltà economica».
«Il fatto che i politici si abbassino il proprio compenso qui viene preso come un atto dovuto o al peggio un gesto demagogico. Per noi, in realtà – prosegue Limatola – significa ancora di più sentirci parte di qualcosa, ossia del territorio che abbiamo l’onore di amministrare, condividendo i sacrifici. Un gesto simbolico ma significativo». «A seguito delle restrizioni imposte dalla normativa nazionale a partire dal 2013 – si legge sul sito internet del Comune – che prevedono riduzioni consistenti del salario accessorio per i lavoratori dei comparti degli enti locali, a Roccastrada gli assessori, e a seguire i funzionari, nell’ambito di un patto di solidarietà, hanno concordato una riduzione delle loro retribuzioni».
«La decisione è finalizzata, oltre a recuperare qualche risorsa, anche a dare un segnale di vicinanza alle famiglie e alle imprese del territorio sempre più in difficoltà per la crisi economica e a denunciare la cura dimagrante a cui vengono sottoposti gli enti locali, i comuni in particolare. Far quadrare i conti, chiudere i bilanci – conclude Francesco Limatola – è sempre più difficile. Il comune di Roccastrada ha avuto infatti negli ultimi tre anni un taglio netto di oltre un milione di euro. In tempi di crisi, con tanti cittadini e imprenditori che bussano alla porta del municipio perché in grossa difficoltà economica e col bilancio comunale sempre più povero per gli enormi tagli subiti, la giunta comunale ha deciso questo provvedimento, insieme ad altre scelte finalizzate a ridurre i costi della politica e della macchina amministrativa, con l’obiettivo finale di liberare risorse da destinare ai servizi rivolti ai cittadini». Il risparmio atteso da questo provvedimento si aggira sui 15.000 euro.
«La giunta Innocenti, negli ultimi mesi, ha messo mano a molte situazioni: sono state quasi azzerate le spese di rappresentanza, cosi come le concessioni di patrocinio. E’ stato messo in campo un vero e proprio piano di razionalizzazione della spesa: controllo sulle utenze telefoniche, sui consumi di energia elettrica e metano, introduzione di procedure per la dematerializzazione dei documenti. La volontà, in futuro, è quella di pesare un po’ meno sulle tasche dei cittadini. Sul piano degli investimenti invece, di fronte all’impossibilità di fare mutui e con le rigide norme del patto di stabilità in vigore, l’amministrazione si è adoperata per aver finanziamenti extracomunali che ha consentito e consentirà la realizzazione di qualche opera pubblica».