GROSSETO – Sul tema della sanità, interviene Massimo Felicioni (nella foto), capo gruppo della lista civica Grosseto Oggi in consiglio comunale. «E’ stata da noi depositata la richiesta di convocazione per la conferenza dei capi gruppo; accompagnata dalle firme anche dei consiglieri Maria Cristina Citerni, Fabrizio Rossi, Luigi Colomba, Claudio Pacella, che trova disponibilità in molti altri consiglieri, sia di minoranza che di maggioranza, tra questi Giacomo Gori – spiega Felicioni -. A tal proposito ci fa enormemente piacere che anche il vicesindaco, Paolo Borghi, ci abbia confermato, nei giorni scorsi, la sua disponibilità ad affrontare con urgenza l’argomento. A questo punto la procedura passa al Presidente del Consiglio Comunale, Paolo Lecci, il quale dovrà decidere, ci auguriamo quanto prima, di far riunire i capi gruppo per affrontare una questione urgente e spinosa non solo per i grossetani ma per tutti i residenti della provincia di Grosseto».
«La città, in molti settori e da troppo tempo sta vivendo in piena contraddizione: teoricamente riveste il ruolo di capoluogo di provincia, di potenziale eccellenza per l’auspicato agroalimentare, nella realtà invece la Maremma è sempre più vuota, sempre più povera, non ha praticamente più il polo universitario, non è mai divenuta il distretto rurale a suo tempo proclamato e in più, come se tutto ciò non bastasse, a breve rischia di essere svuotata anche nella sanità – incalza Felicioni -. Oggi Grosseto rischia di poter vantare solo di un ospedale di facciata, in crescita per le sue nuove volumetrie ma in perdita nella sostanza».
«Un ospedale che non riesce più a garantire il servizio al proprio interno dove sembrano mancare addirittura materiali per le medicazioni e dove i farmaci sono quelli di qualche anno addietro, ma anche rischia di perdere irrimediabilmente molti pezzi importanti come la nostra Chirurgia Robotica Internazionale – osserva il consigliere comunale -. Chiara testimonianza ne è il proclamato esodo del dottor Coratti verso Firenze. Nel merito della questione è giusto che tutti i cittadini possano conoscere il pensiero di tutti i gruppi politici che rappresentano la cittadinanza. Riteniamo che questo sia il momento storico-politico per poter fare i conti con chiunque voglia fare scelte proprie a discapito dei cittadini e soprattutto dei più deboli che magari non potranno permettersi né di andare a fare una risonanza magnetica a pagamento per non attendere tre mesi, tanto meno per doversi andare ad operare a Milano, Pisa, Firenze. Questo è il momento favorevole per molte cose compreso il tentare di risollevare la politica con la P maiuscola – conclude Felicioni -, quella politica cioè non dei pochi che la sfruttano per un proprio ruolo di potere ma per quei tanti che responsabilmente hanno compreso il senso dello strumento adatto a servire l’interesse dei più».