FIRENZE – Un milione di euro destinati ai Comuni delle aree cosiddette a ‘domanda debole’ (cioè territori di montagna o a bassa densità abitativa) per l’acquisto di nuovi bus, più affidabili ed ecologici, con cui migliorare il servizio di trasporto pubblico.
A stanziare questo contributo, è stata la Giunta regionale che questa mattina ha approvato una delibera proposta dall’assessore ad infrastrutture e trasporti Vincenzo Ceccarelli. In questo modo viene triplicato (portandolo ad un totale di 1.505.000 euro) l’investimento già previsto dalla Toscana per l’acquisto di nuovi mezzi pubblici destinati ai servizi delle aree ‘a domanda debole’, gestiti in economia oppure affidati ad operatori locali con veicoli in comodato d’uso.
“Il nostro obiettivo – ha spiegato l’assessore – è aiutare quanto più possiamo gli enti locali a migliorare la qualità e l’affidabilità del servizio di trasporto pubblico, un servizi che risente profondamente dell’età dei mezzi di trasporto utilizzati, spesso obsoleti e per questo scomodi o poco affidabili”. “E’ una decisione – prosegue l’assessore – che conferma la volontà della Toscana di lottare per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini, senza dimenticare che migliorare il trasporto pubblico è anche il modo migliore per scoraggiare l’uso di mezzi privati e quindi per contribuire al miglioramento della qualità dell’aria. Il contributo deciso oggi si aggiunge ad altri 38 milioni di euro, che la Regione Toscana ha destinato a fine settembre all’acquisto di circa 300 bus nel resto del territorio regionale”.
Con le risorse stanziate oggi dalla Giunta regionale si stima che possano essere acquistati tra i 20 e i 25 piccoli bus, un numero variabile a seconda delle dimensioni dei mezzi.
Per beneficiare del contributo della Regione i nuovi bus dovranno essere ‘amici dell’ambiente’ e dunque Euro 6 o omologati EEV, e dovranno sostituire mezzi con oltre 12 nni di età e motore Euro zero (in subordine anche Euro 1 e 2).
La Regione cofinanzierà al 70% l’acquisto di mezzi alimentati a GPL o metano, al 65% l’acquisto di mezzi elettrici e ibridi con marcia autonoma con alimentazione elettrica ed al 55% quello di mezzi diesel o ibridi senza marcia autonoma con alimentazione elettrica.