di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Non passa il concordato, si apre lo scenario della Prodi bis. Questa la sentenza emessa dal tribunale che dunque respinge la manovra di Abbigliamento Grosseto. E’ il giorno più nero per i vertici dell’azienda tessile di via Senese, per l’amministratore unico Maurizio Santoro e per tutti coloro che fino all’ultimo avevano lasciato trapelare un cauto ottimismo sulla vicenda, giocando però sempre a carte coperte. Bocciata su tutta la linea, quindi, la documentazione prodotta in merito alla richiesta di accesso concordato e sconfitta pesante per i vertici della ex Mabro. E’ il giorno dei festeggiamenti, invece, per i lavoratori che da tempo sono in sciopero e che appena hanno ricevuto la notizia si sono recati davanti ai cancelli dell’azienda, con tanto di striscioni e bandiere (nella foto), stappando anche bottiglie di spumante.
Adesso si apre uno scenario tutto nuovo, anche difficile da inquadrare e non certo esente da pericoli. Il giudice ha infatti fissato la prossima udienza per la dichiarazione dello stato d’insolvenza il 5 dicembre. Un percorso tutta da valutare con in sottofondo il rischio fallimento. Si apre, in ogni caso, la possibilità di accedere alla Prodi bis, o quanto meno verrà valutata questa ipotesi che garantirebbe l’arrivo di un commissario esterno all’azienda. Verrebbe così a concretizzarsi quella manovra che da più parti, e a più riprese, era stata invocata, sia a livello politico, istituzionale, ma soprattutto da quei lavoratori che oggi sono in festa per la decisione del giudice e che da domani si aspettano un futuro migliore.