GROSSETO – «Cercare a tutti i costi un vincitore rispetto alla nuova franchigia “Progetto Grosseto Baseball” è davvero l’esempio più calzante del male che colpisce il nostro sport cittadino e che ho in più occasioni denunciato: la frammentazione». Così il vicesindaco Paolo Borghi interviene sulla vicenda che da tempo interessa il baseball cittadino, nel tentativo di arrivare ad una condivisione che porti unità di intenti. «A Grosseto ci sono attualmente cinque società di baseball con storie molto diverse e tante ruggini alle spalle – osserva Borghi -. Da tempo ho chiarito la mia intenzione di crearne una sola ma è evidente come non si possa cancellare con un tratto di penna un pregresso fatto anche di numerosi errori e inevitabili incomprensioni. Ma è altrettanto evidente che oggi ci siamo fatti garanti di un passo decisivo verso l’unità, finalmente rimettendo insieme il baseball grossetano».
«La cosiddetta franchigia non è infatti altro che uno strumento di unità – precisa Borghi -, mantiene le diverse identità ma tutte con l’obiettivo di arrivare gradualmente ad una sola società e coordinandosi temporaneamente ciascuna in un ambito specifico. Questo è il mio desiderio come assessore allo Sport e per realizzarlo sono disposto a spendermi personalmente anche come Presidente del sodalizio ma, certo, con obiettivi finali dichiarati. A partire proprio da questa “franchigia” che unifica il lavoro dal settore giovanile (come già stiamo facendo anche per il basket cittadino), passando per la serie B, fino all’Ibl. Non ci saranno quindi società concorrenti ma diverse realtà unite per rappresentare Grosseto nei vari campionati. A me sembra sinceramente un bel risultato perché vince la città e non la frammentazione».