ROCCASTRADA – Con l’approvazione del Bilancio di Previsione 2013 da parte del Consiglio Comunale, nella seduta prevista per il 29 novembre prossimo, verrà approvata anche la TARES, la tanto discussa nuova tassa sui rifiuti prevista nel decreto Salva Italia. La Giunta comunale di Roccastrada, facendo leva su alcune possibilità previste dalla normativa nazionale cambiata il 28 ottobre scorso, sta lavorando per introdurre alcuni parametri e agevolazioni per limitare l’impatto della nuova tassa.
«Stiamo lavorando sulla Tares – afferma il vicesindaco Francesco Limatola – per provare a mitigare l’impatto negativo di questa tassa che, se applicata secondo i parametri standard previsti dallo Stato, avrebbe un effetto devastante su alcune attività come ristoranti, bar, negozi di fiori, peraltro in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo. Gli interventi di mitigazione che stiamo mettendo a punto – aggiunge Limatola – non risolveranno tutti i problemi, ma costituiscono tutto quanto reso possibile da una normativa nazionale che ha legato le mani ai comuni, costringendoli a diventare meri esecutori ed esattori per conto dello Stato».
Di seguito sono indicate, in sintesi, le principali novità di questa nuova tassa sui rifiuti, rispetto alla precedente Tarsu.
La prima è che il costo del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti è, per legge, a totale carico degli utenti. Per il comune di Roccastrada si tratta di una partita di oltre euro 1.800.000, che dovranno essere pagati interamente dalle famiglie e dalle attività commerciali e produttive del territorio.
La seconda è che alla Tares di competenza comunale (corrispondente come detto al costo dei rifiuti) si aggiunge quest’anno una maggiorazione che viene pagata direttamente allo Stato, di 30 centesimi ogni metro quadro di superficie (sia dei fabbricati residenziali che commerciali o produttivi), che verrà a gravare su ogni utenza.
Soprattutto per le utenze non domestiche (attività commerciali e produttive) si rischia un aumento molto gravoso. In realtà, nell’ambito di queste utenze vi sono notevoli squilibri rispetto al passato, con alcune attività che vedono ridursi la tassa e altre che la vedono invece aumentare di molto. Le banche, ad esempio, pagheranno meno che in passato, mentre i ristoranti e i negozi di frutta e verdura subiranno un aumento.
Anche per le utenze domestiche la Tares prevede grossi cambiamenti. Infatti la tariffa varia a seconda dei metri quadri dell’abitazione e dei componenti il nucleo familiare (la Tarsu veniva pagata soltanto in base ai metri quadri). «Fermo restando che il gettito complessivo della Tares deve coprire per legge il 100% dei costi dei rifiuti – afferma il sindaco Giancarlo Innocenti- anche per alcune utenze domestiche stiamo mettendo in campo alcune agevolazioni per ridurre l’impatto della Tares. Purtroppo non è invece facoltà dell’amministrazione intervenire sulla maggiorazione di 30 centesimi al metro quadrato che dobbiamo pagare alle casse dello Stato».
Il regolamento in fase di definizione prevederà riduzioni (la cui possibilità è prevista leggendo tra le pieghe della legge) per chi fa compostaggio domestico, per le abitazioni tenute a disposizione, per i fabbricati rurali ad uso abitativo, per i nuclei familiari composti da una sola persona (che a Roccastrada significa quasi sempre pensionati al minimo).