GROSSETO – Bocciato per “preliminare difetto di giurisdizione” il ricorso promosso da un gruppo di insegnanti patrocinati dallo Snals nei confronti di Provincia di Grosseto e Regione Toscana che avevano l’obiettivo di veder riconosciuta l’illegittimità formale delle rispettive delibere relative al “Piano provinciale di organizzazione della rete scolastica – anno scolastico 2012-2013” la cosiddetta verticalizzazione. Il Tribunale ha respinto le istanze perché la competenza a decidere sulla legittimità degli atti amministrative non è del Tribunale del lavoro, ma del Tribunale amministrativo regionale. «I ricorrenti hanno adito il giudice ordinario (del lavoro) non per vedere tutelato un loro diritto soggettivo (in materia di gestione negoziale di rapporti di lavoro), ma per ottenere l’annullamento di un atto amministrativo di macro organizzazione (di competenza del Tar). E questo – come sostenuto dall’avvocatura della Provincia – configura un “preliminare difetto di giurisdizione”».
«La pronuncia del Tribunale di Grosseto – spiega il presidente della Provincia Leonardo Marras – è senza dubbio una buona notizia, perché, anche se indirettamente, conferma la coerenza degli atti amministrativi della Provincia. Mi pare infatti di poter dire che, di fatto, per non ricorrere al Tar sulla procedura di adozione del nostro piano di organizzazione della rete scolastica (c.d. verticalizzazione), e quindi vedersi bocciare l’istanza sul merito, si è tentato di aggirare il problema investendo il giudice del lavoro in modo improprio, tentando di ottenere la dichiarazione d’illegittimità di un atto amministrativo». «È oramai il secondo anno consecutivo che vige il recente piano provinciale di organizzazione della rete scolastica – aggiunge l’assessore provinciale all’istruzione, Cinzia Tacconi – con il nuovo dimensionamento degli Istituti comprensivi, e uno stravolgimento del loro assetto avrebbe avuto effetti preoccupanti. Motivo per cui la sentenza del Tribunale è la benvenuta».