a cura di Giulia Carri
AUSTRALIA – Dopo 20 anni da professionista nel settore turistico, Andrea Facondini di Grosseto ha scelto di vivere e lavorare a Pert in Australia per assicurare un futuro gratificante ai suoi figli.
Come è arrivata nella tua vita la scelta di partire?
“Ho gestito per molti anni un hotel ristorante a Principina a Mare ma, negli ultimi due anni la crisi si è fatta sentire, quindi con mia moglie abbiamo cominciato a vedere che possibilità c’erano all’ estero.”
Come mai avete scelto l‘Australia?
“Abbiamo pensato soprattutto ai nostri figli. L’Australia è uno dei pochi paesi che ancora offre un futuro alle nuove generazioni. L’anno scorso, tra Ottobre e Novembre abbiamo cominciato a venire qua, a Pert per vedere come era la situazione. Mia moglie è tornata in Maremma dopo 20 giorni ed io sono rimasto per cercare una sponsorizzazione lavorativa. L’ho trovata in 10 giorni. A Gennaio sono tornato in Italia ho chiuso tutto, preso la famiglia e siamo partiti.”
Cosa intendi per sponsorizzazione?
“Devi certificare che sei in questo paese per lavorare, una volta certificato che hai un lavoro, puoi ottenere il visto che ti serve per rimanere. Non è molto facile ottenere il visto lavorativo, io ce l’ho fatta in brevissimo tempo perché ho più di vent’anni di esperienza nella ristorazione e la mia figura professionale qua è molto richiesta.”
Ti sei trasferito con tutta la famiglia, come si trovano i tuoi figli?
“Ho 4 figli, il più grande ha 27 anni ed è rimasto in Italia perché essendo maggiorenne non rientrava nel visto familiare. Gli altri che sono con noi hanno 15, 12 e 5 anni. La preoccupazione più grande per me e mia moglie era ovviamente il loro inserimento. I primi mesi sono stati complicati, ma adesso le cose vanno bene. Il piccolo parla già inglese e gli altri due si sono inseriti benissimo anche grazie ad un sistema scolastico e di inserimento per gli stranieri che è molto efficiente e stimolante per i ragazzi. In queste cose comprendi che la mentalità è diversa e per le nostre esigenze, migliore.”
Tu e tua moglie come vi trovate in Australia?
“Per il lavoro molto bene. Ci siamo integrati bene anche socialmente. Ovviamente ci mancano i nostri posti, la nostra terra e quelle abitudini di vita che hai coltivato per anni, le piccole cose. Pert è comunque una città molto tranquilla, nonostante il milione e 700.000 abitanti, e l’Australia ha delle spiagge meravigliose e selvagge, questo è stato utile per ambientarci in breve tempo. La comunità italiana copre il 23% della popolazione ed è una città sicura. Siamo sereni a crescere qua i nostri figli. Abbiamo deciso di patire per dare un futuro migliore a loro e giorno dopo giorno ci rendiamo conto di aver fatto la scelta giusta.”
Sei soddisfatto come professionista?
“Molto. Ho sempre amato e fatto nel miglior modo possibile il mio lavoro, ma negli ultimi anni, per quanto mi sforzassi, alla fine erano più pensieri che soddisfazioni e questo non è giusto, né sano. Sono sempre stato un lavoratore e cittadino corretto, sempre pagato le tasse, ma quando vedi che non hai indietro nessun servizio, che nulla nel nostro paese funziona, ti rendi conto che non è giusto e che stai buttando energie e denaro. In Australia, oltre ad avere un’amministrazione funzionante, sei gratificato nel lavoro sia economicamente che professionalmente.”
Cosa cambieresti in Maremma per migliorare le cose?
“Premetto che la nostra terra è talmente bella e ricca che non ha nulla da invidiare all’Australia. La Maremma è una parte dell’Italia ed il problema è nel sistema italiano. Mancano i servizi, le infrastrutture soprattutto. Una località turistica deve essere facilmente raggiungibile e noi non abbiamo strade adeguate né collegamenti funzionali. Ci serve l’aeroporto, se ne parla da 30 anni ed ancora siamo allo stesso punto. E’ inutile aumentare le strutture alberghiere se non permettiamo ad un maggior numero di turisti di arrivare. Se vogliamo sviluppare la Maremma dobbiamo farlo veramente, partendo dalle fondamenta.”
Prevedi un rientro in futuro?
“Siamo una famiglia pronta al cambiamento, tutto dipende dalle possibilità che la vita ci offre, vedremo.”