FOLLONICA – Con riferimento al preannunciato imminente taglio dei tigli di via Massetana, allo smantellamento del parcheggio prospiciente BNL e delle rotatorie per l’instradamento del traffico verso viale Europa, via Roma e via Leopardi dalla suddetta via Massetana, l’associazione La Duna chiede all’amministrazione comunale di Follonica di «Non procedere all’azione, in quanto contraria alle normative vigenti a livello locale, regionale e nazionale, nonché dannosa per la Comunità. In caso contrario, valuteremo di tutelare la Comunità stessa nelle sedi legali opportune». Non molla la presa sulla questione, quindi, l’associazione per mano del suo portavoce Antonino Vella.
Le premesse per tale riflessione partono dal fatto che secondo La Duna «l’alberata dei tigli lungo via Massetana costituisce incontrovertibile elemento storicizzato del paesaggio in quanto contestuale all’originario tracciato di impianto ottocentesco, che nel Piano strutturale il viale alberato di via Massetana è inserito nell’elenco delle risorse del paesaggio riconoscendone, nella relativa relazione, il valore e la storicità, intesa da tutelare e preservare. Inoltre ai sensi del Regolamento Edilizio Comunale, le alberature aventi diametro del tronco superiore a 0,20 metri, rilevato a un metro dal colletto, devono essere rigorosamente conservate e che la tutela dei paesaggi urbani storicizzati deriva anche attraverso il censimento del patrimonio arboreo cittadino. Infine anche gli alberi che hanno un preciso riferimento a memorie storiche culturali o tradizioni locali sono da ritenersi monumentali».
Considerazioni a cui si aggiungono altri aspetti: «Il sindaco Baldi in data 5 novembre riteneva di poter sospendere il taglio – spiegano dall’associazione -, l’intervento ricadrebbe interamente sul bilancio comunale non essendo la voce viabilità urbana finanziabile sulla linea Piuss e la viabilità è attualmente perfettamente funzionale. Inoltre l’intervento cancellerebbe la trama storica del verde urbano, ovvero un’importante fascia tampone mitigatrice degli inquinanti in sospensione, provocando un peggioramento della qualità urbana, della vivibilità per i condomini frontisti e in generale della sostenibilità ambientale del progetto».
In sintesi, se il taglio verrà effettuato, secondo La Duna: «Ci sarebbe il rischio di esporre il Comune di Follonica, nonché la comunità follonichese, a gravi conseguenze di carattere giudiziario ed economico difficilmente sopportabili».