FOLLONICA – Il taglio dei tigli di via Massetana può essere ancora evitato, è quello che almeno si augurano dall’associazione ambientale La Duna che torna sull’argomento rivolgendosi, in una lettera, alla Regione, cercando di venire a capo della vicenda e indirizzando la richiesta agli assessori Anna Rita Bramerini e Anna Marson. «Vi scrivo per l’ennesima volta per chiedere un vostro intervento volto ad evitare uno scempio ambientale e culturale del nostro territorio – spiega Marco Stefanini dell’associazione La Duna -. Mi permetto di ricordare che si tratta di scongiurare, bloccare, il taglio di una alberata storica di tigli pluridecennali che si trovano in una strada di accesso alla città di Follonica. Ci chiediamo come si possa procedere allo sviluppo di un Piuss (piano integrato di sviluppo sostenibile) con il taglio di più di 50 tigli , circa 200 cipressi e altre essenze arboree. Ci è stato detto che non è possibile cambiare il progetto della strada perchè ciò ritarderebbe i lavori e metterebbe in pericolo i finanziamenti, ci è stato detto che comunque saranno ripiantati altri alberi».
Ecco allora che Stefanini prova a chiedere spiegazioni: «Ci chiediamo che senso abbia tagliare per poi ripiantare. Non sarebbe meglio salvare alberi con un profondo significato per una città “giovane” come la nostra e piantare, magari lo stesso, altri alberi ? Ci è stato detto che “l’alberata dei tigli di via Massetana non è ritenuta di interesse storico, paesaggistico ed ambientale per l’amministrazione follonichese”. Ci domandiamo e abbiamo chiesto all’assessore competente, Antonio Cetraro, da chi sia composta l’eventuale commissione tecnico-culturale che ha sancito tale verdetto. Ci chiediamo se voi, assessori regionali competenti per i Piuss e il loro sviluppo, non possiate dare un chiarimento tecnico sulla questione – conclude Stefanini -, sperando che riteniate che gli alberi possano essere salvati rinunciando all’addrizzamento di una curva nemmeno pericolosa, visto che all’interno della circolazione stradale la velocità difficilmente supera i 50 chilometri orari e che a memoria non si ricordano incidenti nel tratto in questione».