di Barbara Farnetani
ROMA – Prima scrematura nella scelta della Capitale europea della cultura per il 2019: passano Cagliari, Lecce, Matera, Perugia-Assisi, Ravenna e Siena. Resta fuori Grosseto. Dopo mesi di polemiche e di favorevoli e contrari per una candidatura giunta a sorpresa, la giuria europea, presieduta da Steve Green e composta da membri italiani e stranieri, scelti e concordati con la Commissione Europea, ha fatto la sua scelta.
Al termine delle audizioni, quale momento conclusivo della valutazione intrapresa dopo il 20 settembre 2013, data ultima di consegna dei dossier di candidatura, la commissione ha annunciato la redazione di un testo di preselezione delle città che concorreranno all’ultima fase dell’Azione comunitaria “Capitale Europea della Cultura”. La giuria tornerà a riunirsi nell’ultimo trimestre del 2014, per valutare i progetti modificati delle città preselezionate, sulla base delle raccomandazioni che saranno formulate dalla giuria stessa.
Certo, la concorrenza era spietata, e forse è stato anche ingenuo provarci, certo un po’ di rammarico resta, più che altro per una sorta di sogno infranto, nei cuori più che nelle menti di chi un po’ aveva iniziato a crederci.