PRATA – «Difendere il paese da un inesorabile declino e assenza di decoro urbano». Con questo obiettivo è nata due giorni fa il comitato “Per Prata”. A fondarlo si sono riuniti nella biblioteca di Don Ottorino Bontà Cristian Verniani, Giuseppe Follino, Tony Sartori, Andrea Carnesecchi, Simone Lolini, Pino Bindocci, Antonio Granelli, Alice Giovani, Massimo Savoi, Luca Savoi, Costanza Massini, Benito Starnini, Marco Lenzi, Pia Lazzoni, Graziano Lenzi, Ginevra Giannuzzi, Mattia Ricci,Marco Mostardini.
Un comitato che lavorerà «per riportare all’attenzione del comune una realtà ancora viva e che ha voglia di vivere, per porre fine al silenzio omertoso su una condizione architettonica e strutturale giunta ai limiti della decenza e per far sentire forte la voce di cittadini, che in quanto attivi contribuenti, non possono più vedersi negati i propri diritti».
«Il Comitato – spiegano i costituenti – è un’assemblea aperta, senza struttura verticistica dove ogni cittadino pratigiano vale uno e può esprimere la propria opinione. Ogni decisione, dopo discussione e confronto è presa a voto di maggioranza dell’assemblea».
«Il Comitato è costituito da tutti i cittadini del paese che hanno volontà di partecipazione attiva alla vita socio-politica, privo di vincoli politici, senza scopo di lucro, nato per l’interesse esclusivo del Paese».
Tra le prime richieste del comitato quella di «dimissioni del consiglio di Frazione e immediata rielezione». Una richiesta che arriva anche come reazione alle recenti dichiarazioni dell’assessore Niccolò Spadini riguarda ad alcuni interventi realizzati in paese e tutti concordati proprio con il consiglio di frazione. «La realtà però – dicono dal neo comitato – consta della diminuzione della delegazione comunale da due volte settimanali a una volta, sconnessione e buche in ogni strada del paese, individuate e fotografate oltre 100 sedi di pericolo e necessita’ di intervento strutturale, in assenza di interventi, un Consiglio di Frazione che non ha mai convocato un’assemblea pubblica annuale con la popolazione come da obbligo statutario».
Il nuovo comitato, che si riunirà il prossimo 20 novembre, ha chiesto anche un incontro con il sindaco e la giunta di Massa Marittima.