di Barbara Farnetani
CAPALBIO – Non si è neppure svolto il Consiglio comunale convocato d’urgenza per discutere la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco presentata il 29 ottobre. Nove consiglieri si sono infatti dimessi prima ancora che si iniziasse la discussione. Gli equilibri di forza si sono dunque ribaltati, e il sindaco Luigi Bellumori si è trovato in minoranza, con sei consiglieri più uno che non era presente.
Ad essersi dimessi sono Settimio Bianciardi, Luigi Biagi, Mauro Del Vecchio, Mauro Pellegrini, Laura Chionsini, Donatella Tocci, Patrizia Puccini, Giorgio Stefanelli, Paolo Simoni. 7 di loro erano i formatari della mozione, a cui si sono aggiunti i due capigruppo, Bianciardi e Biagi. «Questa mattina era importante affrontare i motivi, i temi di questa mozione di sfiducia ed entrare nel merito – afferma Marco Donati, assessore al bilancio e segretario dell’Unione comunale Pd – invece non l’hanno voluto fare e se ne prenderanno le responsabilità. Sopratutto in un momento come questo. C’era da fare un assestamento di bilancio con tutte le questioni connesse».
«Grazie a tutti i dipendenti e collaboratori… a chi in questi anni mi è stato accanto anche criticandomi – così Bellumori commenta invece su facebook la sfiducia -. Grazie ai cittadini per la bella esperienza che mi hanno permesso di avere in questi anni». Adesso si attende la risposta della Prefettura che dovrà nominare un commissario per traghettare il comune sino alle elezioni.
Una vicenda simile era avvenuta a Gavorrano dove proprio prima della discussione della mozione di sfiducia 9 consiglieri si dimisero facendo cadere il consiglio comunale.