GROSSETO – Con l’approvazione della legge contro il femminicidio, il Governo e il Parlamento hanno voluto dare un segnale forte di deterrenza per un fenomeno che segna un numero sempre troppo alto di vittime. Protezione specifica per le donne ma anche e soprattutto per i loro figli, in considerazione del fatto che la violenza sulle donne non è solo il frutto di un’aggressione individuale.
Esiste una dimensione più ampia, più sociale, e il fatto che gran parte della violenza si svolga in famiglia significa che la dimensione sociale include anche e soprattutto i figli, i minori, i quali diventano a loro volta vittime proprio in quanto spettatori passivi e inerti. Ecco perché la nuova norma prevede un’aggravante se il reato viene consumato in presenza di minori.
E allora: “difendiamo i minori”. Questo il tema del convegno di giovedì 14 novembre presso la Sala Conferenze della Camera di Commercio a partire dalle 16.30.
Un convegno voluto dal Soroptimist, dal Moica, dal Cif e dall’Aido, associazioni femminili per parlare appunto di donne e bambini grazie agli autorevoli contributi di esperti della materia: Mauro Camuffo, direttore di neuropsichiatra infantile all’ospedale di Grosseto, Susanna Falorni, responsabile della pediatria, Donatella Tomassoni, referente per il Codice Rosa, Grazia Sestini, garante regionale per l’infanzia e l’avvocato Clara Mecacci che introdurrà alla nuova legge.
I lavori saranno introdotti dall’intervento della Prefetto di Grosseto, Anna Maria Manzone.